Apple ha presentato nella giornata di ieri i nuovi iPhone Xr, Xs e Xs Max subito dopo aver mostrato a chiunque seguisse la conferenza l'Apple Watch 4, non senza sorprese. Un dispositivo che vede un netto cambio dal passato e forse la vera sorpresa della conferenza di ieri, che ha visto nei nuovi smartphone dispositivi sicuramente di fascia alta ma senza quella sorpresa - One More Thing - che ci saremmo potuti aspettare.
Per le principali specifiche vi invitiamo a fare riferimento all'articolo della presentanzione, mentre qui ad alcuni dettagli e dubbi, principalmente in merito all'e-SIM e alla novità dell'elettrocardiogramma.
La SIM elettronica è la principale novità e per la prima volta è disponibile in Italia tramite l'operatore Vodafone. Si tratta sostanzialmente di un chip inserito sulla scheda madre e che si controlla tramite software. Al contrario di quanto successo l'anno scorso con l'Apple Watch 3, venduto nel nostro Paese in versione solo GPS, quest'anno sia la terza che la quarta generazione si potranno prenotare e successivamente acquistare anche in versione LTE.
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Per utilizzare il servizio, e dunque chiamare, collegarsi a internet e mandare messaggi col proprio smartwatch, sarà necessario avere almeno un iPhone 6 o modelli successivi. Come seconda cosa è fondamentale che anche sull'iPhone la scheda SIM sia Vodafone, al momento l'unico operatore che offre la possibilità di usare tale servizio.
Tra le curiosità c'è da aggiungere che, per garantire la compatibilità con i diversi operatori del mondo, a seconda delle zone di distribuzione, i Watch serie 4 presentano caratteristiche diverse per antenne e compatibilità alle reti, che non garantiscono un utilizzo uniforme dell'e-SIM in tutto il mondo.
Al momento non sappiamo se anche gli altri operatori abbiano intenzione di supportare la e-SIM, né tantomeno eventuali tempistiche.
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Altra controversia riguarda la possibilità dell'Apple Watch 4 di effettuare l'elettrocardiogramma. Al momento c'è solo la certificazione dalla Food and Drug Administration (FDA) e dall'American Hearth Association, che riconoscono l'ultimo orologio di Apple come un dispositivo medico, ma solamente sul territorio statunitense.
Ciò significa che tale caratteristica, sarà presente in un primo momento (a partire da ottobre) solamente in USA. Apple stessa ha dichiarato che è attualmente al lavoro per procedere con certificazioni e verifiche nel resto dei paesi in cui sarà commercializzato il dispositivo, ma che in ogni caso la rilevazione dell'elettrocardiogramma sarà disponibile nel resto del mondo a partire dal 2019.
Per concludere, Apple Watch si è presentato al mondo come una grande novità, con uno schermo più grande, un processore dual-core finalmente più veloce, una ghiera digitale con feedback aptico che rappresenta un grande lavoro di miniaturizzazione dei componenti e sensori di nuova generazione.
Nuove funzioni che permettono un tracciamento del battito cardiaco più preciso e la capacità di rilevare le cadute e far partire, se necessario una chiamata di emergenza in automatico. Due delle principali caratteristiche presentano però alcune limitazioni di cui è bene essere a conoscenza e che potrebbero rallentare le vendite nel nostro Paese, almeno nella fase iniziale.
Per quanto riguarda i prezzi, vi ricordiamo che l'Apple Watch serie 3 ha subito una rimodulazione a 309 euro per la variante da 38mm e con solo GPS. Per accedere alla tanto attesa e-SIM sarà necessario sborsare 409 euro, o 439 euro nel caso della variante con cassa da 42mm, mentre per quanto riguarda il 4, si parte per la versione GPS + Cellular, da 539 euro, fino ad arrivare ai 1579 euro della versione Hermès con GPS + Cellular.
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