ARM Cortex-A57 più vicino con il tape-out a 16 nm FinFET

ARM e TSMC hanno annunciato il tape-out di un chip ARM Cortex-A57 su tecnologia a 16 nanometri FinFET di TSMC.

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a cura di Manolo De Agostini

ARM e TSMC hanno eseguito il tape-out di un processore Cortex-A57 con tecnologia FinFET. Il chip, nome in codice nomi in codice Atlas, rappresenta una delle soluzioni ARMv8 a 64 bit annunciate dal progettista inglese lo scorso ottobre e che è attesa al debutto in prodotti commerciali nel corso del 2014.

La collaborazione tra le due aziende ha prodotto anche librerie per "supportare le prime implementazioni da parte dei clienti su processo produttivo FinFET a 16 nanometri", si legge nella nota stampa congiunta. Cortex A-57 si può vedere come il grande successore di Cortex-A15, oggi il progetto di punta per i chip di smartphone e tablet.

Come riportato in occasione della presentazione, "Cortex-A57 è sostanzialmente un Cortex-A15 modificato e a cui è stato aggiunto il supporto ai 64 bit. I fondamentali del progetto sono stati mantenuti, ma ARM ha operato diversi interventi, come unità general-purpose SIMD NEON potenziate (e con codifica estesa) e l'aggiunta del supporto IEEE-754 DP FP".

"Questi cambiamenti dovrebbero consentire di ottenere un incremento delle prestazioni tra il 20-30% rispetto al Cortex-A15 nella gestione del codice a 32 bit. Cortex A57 sarà disponibile in diverse configurazioni per coprire più settori e per questo già si parla di configurazioni fino a 16 core in ambito server, anche se non sono escluse soluzioni ancora più potenti".

Ricordiamo che oltre a Cortex-A57, ARM ha in cantiere anche il Cortex-A53, che possiamo vedere come il successore del progetto Cortex-A7. Come avrete già intuibile, i due design si possono sia usare in modo indipendente che in configurazione big.LITTLE, destinando l'A57 ai carichi pesanti e l'A53 a quelli meno esigenti, risparmiando energia. Questi due progetti rappresentano non solo una grande novità per l'ambito mobile, ma soprattutto segnano il potenziale ingresso delle architetture ARM in altri settori, grazie alla compatibilità con i 64 bit.