ARM Mali-T760 e Mali-T720, GPU mobile potenti ed efficienti

Mali-T760 e Mali-T720 sono i due nuovi progetti di GPU sviluppati da ARM. Pensati per affiancare le architetture Cortex, puntando a soddisfare le necessità di potenza ed efficienza sia della fascia alta che quella media del mercato smartphone e tablet.

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a cura di Manolo De Agostini

ARM ha presentato due nuove GPU della famiglia Mali, pensate per accompagnare le architetture Cortex dedicate a smartphone e tablet, tanto che MediaTek, Rockchip e LG Electronics hanno già acquisito la licenza. L'azienda rilancia su un terreno in cui sta ottenendo grandi successi, con un aumento di 10 volte del numero di SoC con GPU Mali rispetto al passato. Secondo ARM le GPU Mali si trovano su oltre il 50% dei tablet e più del 20% degli smartphone, rigorosamente Android, e per questo è pronta a rinnovare l'offerta.

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Mali-T760 è una nuova GPU pensata per le massime prestazioni su smartphone e tablet di fascia alta (da affiancare ad architetture Cortex A15, A53 e A57), mentre Mali-T720 (Cortex A7, A12 e A53) è una soluzione per prodotti Android mid-level che cerca di offrire il miglior rapporto tra prezzo e prestazioni. La prima è una GPU che può avere fino 16 unità shader, il doppio della precedente generazione e che offre anche migliori prestazioni per core.

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Mali-T760 supporta le DirectX 11 feature level 11 ed è in grado di gestire calcoli in virgola mobile a doppia precisione per eseguire operazioni di GPU computing. ARM ha migliorato l'efficienza energetica tagliando l'uso del bandwidth sia all'interno della GPU che nelle comunicazioni tra l'unità grafica e il resto del SoC. A tal proposito segnaliamo due interventi in particolare.

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Il primo riguarda una nuova unità di gestione della memoria, a cui è stato aggiunto l'ARM Frame Buffer Compression (AFBC), un formato di compressione lossless che si trova in più stadi di rendering e nella pipeline di uscita. Le texture sono compresse dalla CPU e poi inviate alla GPU. Questa processa la scena e l'uscita risultante, che viene ricompressa e inviata al controller display, dove è nuovamente decodificata per essere visualizzata sullo schermo.

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ARM ha scoperto che la riduzione dell'uso di memoria usando questi oggetti compressi non solo migliora le prestazioni, ma anche i consumi, perché questa soluzione richiede meno energia per operare. L'azienda inglese ha anche rivisto il meccanismo di tiling. Dato che l'uscita è composta da molte tile, ARM può determinare rapidamente se le tile cambiano da un frame a quello successivo. Così il chip T700 trasmetterà solo le tile che cambiano davvero, e quelle statiche rimarranno nel buffer, riducendo sia il carico di lavoro che l'uso del bandwidth, incidendo di conseguenza anche sui consumi.

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Inoltre, sono stati fatti specifici cambiamenti al design per abbassare il "time to market", cioè il tempo di arrivo sul mercato, "riducendo il numero di piste e la congestione del layout per consentire implementazioni dotate di core più grandi" attraverso l'implementazione di uno switched fabric tra gli shader e le cache L2. Per quanto concerne i processi produttivi, si parla di supporto a 28 nanometri (HPM, high-performance mobile) o 16 nanometri FinFET (16FF), sebbene quest'ultimo non sarà adottato da subito.

Grazie al numero degli shader, all'uso del processo a 16 nanometri e le modifiche a shader, texture e rapporti di memoria, il T760 offre un'efficienza di calcolo superiore del 400% rispetto al Mali-T604 a quattro core. Per quanto riguarda Mali-T720, ci troviamo davanti a una soluzione derivata dalla Mali T-628, creata con un approccio votato all'ottimizzazione dei costi.

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Il T720 ha fino a otto shader, supporta OpenGL ES 3.0, OpenCL, RenderScript e DirectX 11 feature set 9.3. ARM parla di una riduzione dell'area del die del 30% e un aumento prestazionale del 50% per il T720 rispetto alla precedente generazione. L'efficienza energetica fa un passo in avanti, e dovrebbe essere fino al 150% superiore alle soluzioni Mali-400. In questo caso tra i processi produttivi figura solo quello 28 HPM di TSMC