Atom Z2610 e Z2460 i chip Intel per smartphone e tablet

Atom Z2610 è il chip Intel per i tablet basati su piattaforma Medfield. Rispetto allo Z2460, pensato per gli smartphone, avrà una frequenza minima più elevata che non dovrebbe avere un impatto elevato sull'autonomia per via delle batterie più capienti.

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a cura di Manolo De Agostini

Atom Z2610 per i tablet e Atom Z2460 per gli smartphone. Intel definisce sempre più il suo piano d'attacco nel settore mobile, incentrato sulla piattaforma Medfield con Soc Penwell. Durante il CES 2012 l'azienda aveva parlato dell'architettura, indicando che sarebbe arrivata su due smartphone, uno di Motorola e uno di Lenovo.

In questi giorni la casa di Santa Clara ha svelato le differenze dei due modelli, che sono pressoché identici, salvo per piccoli particolari. Entrambi si basano su un solo core x86 "Saltwell" con Hyper-Threading e 512 KB di cache L2. La frequenza massima è di 1.6 GHz (Turbo Boost), contro una base di 1.3 GHz. Il core grafico è un PowerVR SGX 540 con frequenza di 400MHz (capace di gestire il Full HD e decodifica 1080p30), mentre il controller di memoria è compatibile con soluzioni dual-channel LPDDR2.

La differenza principale riguarda la frequenza minima, che per lo Z2610 è di 600 MHz, mentre per lo Z2460 è di 100 MHz. Si tratta di una scelta che deriva da pure ragioni energetiche: gli smartphone hanno batterie meno capienti rispetto ai tablet e perciò ogni milliwatt è sacro. Per questo il chip Z2640 a 100 MHz richiederà 50 milliwatt, mentre lo Z2410 toccherà i 175 milliwatt a 600 MHz.

Non vediamo l'ora di mettere le mani sui primi prodotti basati sulla piattaforma Intel, che grazie al duro lavoro dell'azienda dovrebbero comprendere tablet Windows 8 e Android (anche smartphone) e forse dispositivi basati su Tizen, il sistema operativo nato dalla fusione di MeeGo e Limo. Tizen è in odore di unione anche con Bada, ma Samsung ha fatto dietrofront dicendo che tutto è ancora da decidere.