Attacco ai brevetti Lodsys, Apple e Google sperano

ForeSee Results, azienda che cura gli interessi di Adidas, Best Buy e WE Energies, attacca il troll dei brevetti Lodsys, famoso per aver inviato lettere minatorie agli sviluppatori iOS e Android. Quattro brevetti sono in bilico. Apple e Google alla finestra.

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a cura di Manolo De Agostini

Lodsys, il troll dei brevetti che sta angustiando gli sviluppatori iOS e Android che implementano i pagamenti in app, ha trovato chi le vuole restituire pan per focaccia. Un'azienda del Michigan, chiamata ForeSee Results Inc., ha avviato una causa (declaratory judgment suit), presso la corte del distretto nord dell'Illinois, contro Lodsys per quattro brevetti.

Secondo quanto dichiarato dall'esperto di brevetti Florian Mueller, dietro all'azienda ci sono clienti come Adidas, Best Buy e WE Energies. Non si tratta quindi di piccoli sviluppatori, che in queste settimane sono stati raggiunti da lettere in cui si chiede loro di pagare una licenza per sfruttare la tecnologia nelle mani di Lodsys - sette sono stati denunciati. Ricordiamo infatti che Apple e Google, secondo il troll, hanno una licenza parziale che non permette a terzi di usare tali tecnologie, se non pagando un obolo.

Mueller ha spiegato che una sentenza dichiarativa non chiede condanne, ma può creare un precedente, ed è un modo intelligente per iniziare un processo che porti alla potenziale invalidazione di tutti i brevetti di Lodsys. La cosa interessante è che l'azione di ForeSee impedisce al troll di rivolgersi alla corte del distretto est del Texas, dove le leggi favoriscono i titoli delle proprietà intellettuali.

A occuparsi di rappresentare legalmente ForeSee sarà lo studio legale McDermott Will & Emery, famoso per aver già lavorato a stretto contatto con le aziende del settore tecnologico. Ad esempio lo studio riuscì a far vincere a Creative Technology una causa da 100 milioni di dollari contro Apple. Questo inatteso sviluppo della vicenda potrebbe essere un bel banco di prova per verificare quanto Lodsys sia disposta ad andare avanti. Insomma, sta bluffando o fa sul serio?

Per quanto riguarda le reazioni di Apple e Google alla vicenda, non ci sono novità: Apple è scesa pubblicamente in campo a difesa degli sviluppatori a iOS, ma con una dichiarazione d'intenti e non con una vera e propria causa. 

La sensazione è che stia agendo dietro le quinte, infatti la casa di Cupertino ha iniziato a chiedere agli sviluppatori che aggiornano le app se lo fanno per problemi di carattere legale. Google invece non si è mossa per nulla, almeno che si sappia pubblicamente.