Banda larga per tutti a un prezzo accessibile: Agcom chiamata a definire i termini

La banda larga diventa universale: l'Agcom ha ancora 180 giorni – 5 mesi – per stabilire i termini del servizio.

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a cura di Rossella Pastore

È stato appena avviato da parte dell'Agcom un procedimento istruttorio che mira a definire i termini del servizio di accesso a internet a banda larga per tutti i cittadini italiani. L'obiettivo, in sostanza, è quello di rendere la banda larga un servizio universale, come leggiamo nella delibera n. 162 emanata dopo il Consiglio dell'Agcom il 19 maggio scorso:

"Su tutto il territorio nazionale i consumatori hanno diritto ad accedere, a un prezzo accessibile, a un adeguato servizio di accesso a internet a banda larga e a servizi di comunicazione vocale, che siano disponibili, in postazione fissa, da parte di almeno un operatore".

"A tal fine, l'Autorità è chiamata a definire, alla luce delle circostanze nazionali e della larghezza minima di banda di cui dispone la maggioranza dei consumatori nel territorio italiano, il suddetto servizio di accesso adeguato a internet a banda larga, al fine di garantire la larghezza di banda necessaria per la partecipazione sociale ed economica alla società", proseguono gli addetti ai lavori.

I termini del procedimento sono fissati in 180 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento (10 giugno). Per l'Autorità è sempre possibile disporre una proroga dei termini presentando una determinazione motivata.

Per quanto riguarda i soggetti interessati, invece, questi ultimi possono far pervenire le loro considerazioni entro 30 giorni dalla suddetta data.

"La definizione del contenuto del servizio universale si rende, inoltre, necessaria affinché l'Autorità possa successivamente determinare la metodologia più efficace ed adeguata a garantire la disponibilità del servizio universale, in tutto il territorio nazionale o in parte di esso, applicando un meccanismo di designazione di una o più imprese fornitrici che sia efficace, obiettivo, trasparente e non discriminatorio", si trova scritto nel documento (art. 96, comma 4).

La consultazione è stata avviata da Agcom ai sensi dell'art. 94 del nuovo Codice delle Comunicazioni elettroniche. L'intero testo della delibera è disponibile qui.