Beast, il personal trainer virtuale per il body building

Beast è un sensore che, basandosi sulla velocità di esecuzione, assiste i body builders durante l'allenamento.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Sono passati due anni da quando vi abbiamo parlato per la prima volta di Beast, il sensore made in Italy pensato per assistere l'atleta nelle sessioni di allenamento. Siamo riusciti finalmente a provarlo e possiamo raccontarvi cosa significa allenarsi con il supporto di Beast.

Prima di tutto è giusto ricordare che oggi esistono molti fitness tracker, anzi moltissimi, ma la maggior parte di questi permette solamente di monitorare un allenamento di tipo aerobico. In altre parole se la camminata, corsa, bicicletta o nuoto non sono un problema, l'allenamento anaerobico più classico, cioè la pesistica, è praticamente snobbato dalla quasi totalità dei dispositivi.

È un vero peccato poiché molti frequentatori di palestre passano ore a sollevare pesi, e il massimo che viene concesso dai fitness tracker è registrare la sessione di allenamento in termini di tempo, durante le quali vengono abbozzate un totale di calorie bruciate, senza assolutamente tenere conto del tipo di esercizio o intensità con cui viene svolto. Insomma, un parametro che serve a poco o nulla.

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Ci sono diversi motivi per cui i produttori di smartwatch e fitness tracker non tengono conto di questo tipo di allenamento. Senz'altro perché non è semplice o banale rilevare e interpretare i dati durante un allenamento di questo tipo, e probabilmente anche perché durante un'attività anaerobica non vengono principalmente bruciati i grassi e chi vuole tenersi in forma con un fitness tracker vuole bruciare calorie, perdere peso o non ingrassare.

Comunque la si voglia vedere, se per alcuni tenersi in forma significa solamente non ingrassare, per il sottoscritto significa anche essere tonici, costruire muscoli e sviluppare forza.

33Ma come è possibile registrare dei parametri che siano in grado di definire il miglioramento muscolare, la tonicità o la forza di un muscolo? Immagino che questa sia proprio la domanda che si sono posti gli sviluppatori di Beast.

Nonostante ci siano differenti scuole di pensiero, uno dei metodi d'allenamento più diffusi nelle palestre si basa sullo sviluppare una serie di esercizi che tengono conto del massimale. Non vuole questo articolo essere un trattato sui differenti metodi di allenamento, basta sapere che in base all'obiettivo che si vuole raggiungere (aumentare la dimensione dei muscoli, la forza, la resistenza, etc), i vari esercizi (intensi come tipologia e quantità di serie e ripetizioni) sono tutti correlati al peso che viene usato, calcolato su una percentuale del massimale, cioè sul massimo peso che siete in grado di sollevare una volta senza aiuti esterni.

Questo tipo di allenamento molto probabilmente funziona, d'altronde è usato da un sacco di gente da anni, tuttavia ha un paio di problematiche: non è facile da gestire tramite un "semplice" sensore, e non permette di tenere conto dello stato di salute dell'atleta. In altre parole, in base a quanto siete in forma, l'allenamento potrà essere più o meno benefico per l'obiettivo che si vuole raggiungere. Avete mai provato a fare lo stesso allenamento, con gli stessi pesi e ripetizioni, e mentre un giorno vi è sembrato fin troppo leggero, un altro non siete nemmeno riusciti a finire tutti gli esercizi? Bene, questo significa che la resa dell'allenamento non è omogenea, e per dare sempre il massimo dovreste essere abbastanza esperti da cambiare continuamente i carichi o il modo in cui alzate i pesi (velocità, intensità, quantità ripetizioni, etc).

Beast ha scelto un'altra strada, anziché usare il massimale, usa la velocità di esecuzione. Studi hanno notato una correlazione tra la velocità con cui vengono sollevati i pesi e lo sviluppo dei muscoli stessi. In pratica in base a quello che vorrete ottenere, cioè resistenza, forza, velocità o massa, dovrete svolgere gli esercizi rimanendo in un determinato intervallo di velocità di esecuzione, espressa in metri al secondo.

Un vantaggio di questo metodo d'allenamento è che potrete sempre dare il massimo. Laddove è difficile variare i parametri d'esecuzione basandosi sul massimale, usando la velocità d'esecuzione sarà tutto più semplice; quando non sarete particolarmente in forma, la velocità d'esecuzione dato un determinato peso sarà ovviamente più bassa, e se sarà sotto la soglia richiesta per raggiungere un determinato obiettivo, allora non dovrete fare altro che abbassare il peso fino a raggiungere la velocità d'esecuzione ottimale, e nel caso aggiungere peso i giorni in cui sarete particolarmente in forma.

Lasciamo perdere dibattiti su quale metodo di allenamento sia migliore, se vi fidate di questi studi, allora Beast fa per voi.

Dovendosi basare solo sulla velocità, tutto è più semplice e a portata di dispositivo. All'interno di Beast sono presenti i sensori in grado di rilevare l'accelerazione, e di conseguenza è in grado di dirvi a che velocità state svolgendo l'esercizio.3

Il sensore è dotato di un magnete e all'interno della confezione troverete anche una fascia che potrete mettervi al polso e a cui collegare Beast. In base all'esercizio potrete attaccarlo al bilanciere o ai pesi, molto comodamente. Tramite connessione bluetooth i dati rilevati vengono inviati direttamente all'applicazione sullo smartphone (iOS o Android), e in tempo reale vedrete la velocità d'esecuzione delle ripetizioni.

L'approccio all'allenamento consiste nel selezionare il tipo di risultato che si vuole ottenere (forza, ipertrofia - aumentare la massa muscolare - resistenza o velocità), selezionare l'esercizio e mantenere una quantità di ripetizioni e velocità di esecuzione compresa tra gli intervalli indicati.

L'applicazione rileva tutte le ripetizioni e poi vi mostra i risultati ottenuti e le aree di sviluppo muscolare principalmente interessate e sviluppate. Offre uno storico degli allenamenti così che possiate tenere traccia del miglioramento, e sincronizza tutti i dati rivelati su internet nel proprio account su thisisbeast.com.

Sempre dall'area privata del sito è possibile inserire delle sessioni di allenamento, cioè creare veri e propri liste di esercizi e i giorni in cui dovrete effettuarli, così da arrivare in palestra, avviare Beast e seguire gli esercizi in programma che lo smartphone vi proporrà, proprio come un vero personal trainer.

Dopo i primi allenamenti in cui mi sono limitato a scegliere alcuni esercizi tra quelli disponibili, nel realizzare un allenamento completo mi sono reso conto che non c'erano così tanti esercizi disponibili, a parte i basilari o poco più. Niente paura, perché potrete creare i vostri esercizi.

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L'unica accortezza è che l'esercizio contempli un'accelerazione verticale. Significa che il manubrio, il bilanciere, o il peso di un macchinario dovrà compiere una traiettoria verticale, cosa che praticamente succede nella maggior parte dei casi, se non in tutti.

Ho chiesto a Vittorio Haendler, CEO di Beast, come comportarmi in caso di esercizi in cui il movimento non fosse precisamente verticale, ma contemplasse una traiettoria leggermente curva o disegnasse un arco. Nessun problema, anche in questo caso il sistema funziona. L'unica accortezza è posizionare il sensore dove il movimento è più accentuato, ad esempio sul pacco pesi nel caso di molti macchinari.

Insomma, Beast è un prodotto decisamente affascinante. A meno che non siate particolarmente convinti di un certo tipo di allenamento, e non vi dispiace provare il nuovo metodo VBT (Velocity Based Training), Beast fa al caso vostro. È importante segnalare che non è però un prodotto per tutti. Se vi siete appena iscritti in palestra e non avete alcuna esperienza, lasciate perdere. Per riuscire a utilizzare e sfruttare le potenzialità di Beast dovrete avere una conoscenza, almeno basilare, di tutti gli esercizi e della loro corretta esecuzione, ed essere in grado di sviluppare schede di allenamento sensate. E se proprio non siete a questo livello e volete Beast, assicuratevi almeno che un amico o un personal trainer sia disposto a prepararvi una scheda d'allenamento come si deve.