BlackBerry PlayBook: svelata la tastiera virtuale

RIM ha mostrato altre caratteristiche del PlayBook. La tastiera virtuale sembra comoda da usare, ma la rotazione dello schermo è ancora lenta e l'interfaccia è da migliorare. Nessuna novità sull'autonomia, che potrebbe essere di un giorno.

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a cura di Elena Re Garbagnati

RIM ha mostrato per la prima volta la funzione di rotazione dello schermo e la tastiera virtuale del PlayBook in occasione del WebWorks di San Francisco (BlackBerry PlayBook compatibile con le app Android).

Come per il Galaxy Tab (Galaxy Tab, Tablet Android potente e tascabile da Samsung), il display da 7 pollici favorisce l'uso della tastiera in modalità portrait, in quanto si riesce a impugnare il tablet con entrambe le mani e a digitare i testi con i pollici raggiungendo, senza problemi, i tasti centrali della tastiera virtuale.

La tastiera virtuale del BlackBerry PlayBook

La dimostrazione tenuta da RIM ha però mostrato che il meccanismo di rotazione deve ancora essere perfezionato: il sistema operativo QNX impiega troppo tempo a ruotare l'immagine quando si cambia l'orientamento del PlayBook. Per il resto, chi ha avuto modo di provarlo ha riferito che la tastiera virtuale è comoda da usare e che l'impressione d'uso è simile a quella che si riscontra con gli smartphone.

In secondo luogo, si sono visti i primi risultati del lavoro congiunto di RIM con TAT (The Astonishing Tribe), la società specializzata nello sviluppo di interfacce utente che RIM ha acquisito di recente. Anche se il lavoro degli sviluppatori di TAT è solo all'inizio, si iniziano a vedere miglioramenti nell'usabilità dell'interfaccia del PlayBook, che si è dimostrata intuitiva e veloce.

Non ci sono novità, invece, sul fronte dell'autonomia (RIM PlayBook batte l'iPad nell'autonomia, forse). Un rappresentate di RIM ha sostenuto che ha usato il PlayBook per un'intera giornata lavorativa senza problemi, ma non ha aggiunto ulteriori dettagli.

Infine, delude la risposta di RIM riguardo al misterioso vano di cui l'amministratore delegato Jim Balsillie aveva confermato l'esistenza (BlackBerry PlayBook batte l'iPad, ecco il video). A quanto pare non si tratta affatto di un alloggiamento per l'espansione SD come si presumeva in prima istanza, quanto di uno slot che verrà sfruttato dal produttore per miglioramenti hardware futuri, ovviamente da eseguire in fabbrica prima della commercializzazione.

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