BlackBerry Priv: ecco come sarà sicuro anche usando Android

BlackBerry Priv è un esperimento molto interessante da diversi punti di vista ma è anche un tentativo ardito visto che adotterà Android in una soluzione che invece è indirizzata principalmente agli utenti business. Per questo motivo BlackBerry ha spiegato in un articolo come renderà l'OS sicuro.

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a cura di Alessandro Crea

BlackBerry Priv, lo smartphone che dovrebbe rappresentare il rilancio del brand canadese, è sicuramente riuscito a catturare l'attenzione di addetti ai lavori e pubblico, non soltanto perché è ormai uno dei pochissimi se non l'unico smartphone del mercato ad offrire una tastiera QWERTY fisica e perché presenta una scheda tecnica di tutto rispetto ma anche e soprattutto perché utilizzerà Android come sistema operativo, una soluzione rischiosa, fatta per attrarre anche utenti consumer, solitamente lontani dalla casa della Mora ma che rischia di scontentare il pubblico business, che è il vero target di riferimento di BlackBerry.

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Del resto questo l'azienda lo sa benissimo, tanto che quando ancora lo smartphone non era stato ufficializzato, il CEO John Chen disse che BlackBerry avrebbe potuto utilizzare l'OS del robottino verde solo se si fosse trovato il modo di renderlo sicuro.

Ebbene, oggi sul blog ufficiale, l'azienda ha pubblicato un articolo in cui illustra brevemente alcune delle soluzioni adottate a questo scopo.

Troviamo anzitutto BlackBerry Hardware Root Of Trust, un processo produttivo unico che inserisce chiavi crittografiche nell'hardware, fornendo così sicurezza sin dalle fondamenta.

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Verified Boot e Secure Bootchain invece si occupano della verifica, utilizzando le suddette chiavi per controllare ogni singolo layer del dispositivo, dall'hardware al sistema operativo fino alle singole app per accertarsi che nulla sia stato manomesso.

Android infine sarà basato su un particolare kernel Linux rinforzato con apposite patch e configurazioni specifiche atte ad aumentarne la sicurezza.  

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Infine ovviamente BlackBerry Priv potrà anche fare affidamento su una memoria di storage criptata tramite tecnologia FIPS 140-2, sull'infrastruttura Blackberry che trasmette petabyte di dati cifrati e sulla piattaforma di gestione aziendale BES12, usata da aziende e governi.

Insomma, BlackBerry sembra senza dubbio aver svolto un ottimo lavoro su Android per assicurare al suo Priv tutta l'affidabilità di cui ha bisogno, che ne pensate?