70% business, 30% consumer

BlackBerry 10 è un prodotto molto interessante, e l'azienda sta sfoderando tutte le armi in suo possesso, ma sarà sufficiente per conquistare il mercato?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

70% business, 30% consumer

Strizzare l'occhio ai professionisti significa accettare precise implicazioni, così per l'azienda come per gli utenti. BlackBerry 10 offre alcune soluzioni che sono, innegabilmente, desiderabili. Il "Peek", la "sbirciatina", la gesture che permette in ogni momento di passare all'Hub dei messaggi senza però uscire dall'applicazione che si sta usando, è qualcosa di nuovo e che funziona.

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Almeno in un'ottica di produttività, quando usate lo smartphone per lavorare - o magari rilassarvi, o leggere un libro - ma dovete sempre tenere sott'occhio la mail. Le gesture, ereditate in gran parte da quanto si è già mostrato con il PlayBook, offrono un'interazione naturale. È un sistema nuovo, da provare e impratichirsi, ma è un sistema che funziona e permette, in poco tempo, di sentirsi a proprio agio con il terminale.

Le gesture rappresentano ormai l'interfaccia con i dispositivi, e se dovessimo trovare un difetto in questo sistema d'interazione, è la sua innaturalezza. Pensiamo a un esempio estremo, ai terminali Samsung di fascia alta, come il Note. L'interfaccia offre l'accesso a molte gesture, con e senza pennino, ma non sono gesture naturali. È un nuovo linguaggio da imparare, memorizzare, un alfabeto che funziona solo con determinati smartphone.

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Certo sono efficienti, veloci, ma non sono naturali. Dall'altra parte c'è chi fa un uso minimo delle gesture, solo per spostarsi nelle quattro direzioni di navigazione dei menù e applicazioni, mentre nel centro c'è BlackBerry. Usare BB10 è come sfogliare un libro, solo che le pagine sono le varie applicazioni, o l'indice, e se volete chiudere un'applicazione basta scartarla con una gesture dal basso verso l'alto. Leggerne la descrizione non è come provarlo, ma per ora, fidatevi.

In questo l'azienda è bilanciata, non ha esagerato, ma ha aggiunto qualcosa all'alfabeto base delle gesture. Professionisti significa sicurezza, significa dividere il lavoro dalla vita privata, significa offrire strumenti per le aziende, l'integrazione e la gestione semplificata degli strumenti di lavoro. Gestire i dati personali dei propri contatti, combinarli con un'agenda, integrare gli strumenti di produttività. L'ha sempre fatto, e continua a farlo con BB 10.

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Ma oggi è sufficiente offrire un prodotto perfetto - se lo è - per i professionisti? L'idea di smartphone del 2013 è profondamente differente da quella di dieci anni fa. Applicazioni, multimedialità, servizi cloud, videogiochi, non sono invisibili ai professionisti, e sono la principale preoccupazione per tutti gli altri. E qui entra in gioco quel 30% di DNA consumer a cui l'azienda non può assolutamente fare a meno. Una fotocamera con funzioni avanzate e filtri come Instagram, un'applicazione per il montaggio video come iMovie, un'app Meteo, un riproduttore di musica e video avanzato, tutti i social Network integrati, e così via. Ma le App di terze parti?