Bloatware rimovibile su Galaxy S6, Samsung ci prende in giro?

Samsung permette di disabilitare molte delle applicazioni preinstallate sui nuovi Samsung Galaxy S6 ed S6 Edge. Non è una vera disinstallazione però, perché le app restano in un'area nascosta e continuano a occupare spazio.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Samsung ha reso più accessibile l'opzione "Disabilita" delle applicazioni di sistema, facendo credere a molti che fosse possibile rimuovere il bloatware dai Samsung Galaxy S6 ed S6 Edge.

La nuova versione dell'interfaccia TouchWiz però non permette di disinstallare le applicazioni di sistema, ma solo di disabilitarle. Una funzione integrata in Android sin dalla versione 4.0 ma più difficile da raggiungere - bisogna passare dalle Impostazioni. 

Dovranno quindi farsene una ragione, quelli che nelle ultime ore stavano già festeggiando l'addio al bloatware. Purtroppo dovranno rimettere la bottiglia in frigorifero.

Disabilitare le applicazioni preinstallate, come mostra il video di MobileSyrup, infatti non le rimuove dal telefono. Continueranno a occupare (poco) spazio, ma se non altro saranno rimossi tutti i dati utente e quelli temporanei - l'opzione è infatti "disabilita e ripristina". Andando nelle impostazioni troveremo la lista delle app disabilitate e potremo abilitarle nuovamente.  

Abbiamo quindi tre tipi di applicazioni: quelle preinstallate e "critiche", che non si possono disabilitare né disinstallare, come per esempio il dialer telefonico. Quelle "Disabilitabili", vale a dire applicazioni preinstallate che possiamo rimuovere dal drawer ma che continueranno a esistere nella memoria del telefono. E infine quelle scaricate dal Play Store, che possiamo disinstallare come sempre.

Se è questa la migliore risposta di Samsung alla questione del bloatware, lascia parecchio a desiderare. Eppure l'azienda si era impegnata a ridurre il bloatware, vale a dire quei programmi preinstallati che non si possono rimuovere (salvo root), rubando spazio prezioso sullo smartphone.

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E invece niente, applicazioni Samsung come S-Health resteranno, ma anche la calcolatrice che magari non serve a tutti, e lo stesso vale per le applicazioni Microsoft. Il colosso sud-coreano ha infatti raggiunto un accordo con la software house statunitense, e sugli smartphone troveremo anche OneNote, OneDrive e Skype. Oltre naturalmente a tutte le applicazioni di Google, la cui preinstallazione è obbligatoria per avere la certificazione Android.

E non si capisce bene quale sia l'utilità per la stessa Samsung. Una volta che disabilito una di queste app, diventa invisibile. Come possono sperare che un giorno, per chissà quale ragione io torni ad abilitarla? Se mai dovesse accadere poi c'è sempre il Play Store. Insomma a Samsung cosa cambia se disabilito un'app o la disinstallo? In entrambi i casi smetto di usarla e di vederla.   Un'ipotesi interessante (grazie the_joker_IT) è che queste applicazioni debbano restare sul sistema per garantire che gli aggiornamenti OTA funzionino senza problemi. 

Il bloatware quindi rimane, e l'unica consolazione è che disabilitando queste applicazioni ridurremo al minimo lo spazio occupato. Nel caso del Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge però c'è anche la questione della scheda MicroSD. A molti non importa granché se la memoria di sistema è sufficiente, e dopotutto possiamo comprarci un Galaxy S6 da 128 GB se proprio lo riteniamo necessario.

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Scegliere un modello con più memoria costa caro però, e per alcuni può diventare presto un'esigenza. Non si tratta "solo" di scaricare film o applicazioni, ma anche di usare il telefono semplicemente per fare video 4K. Con questi ci vuole molto poco a riempire un modello da 32 GB, basta una gita in famiglia di una giornata.

E per liberare spazio le uniche possibilità saranno il trasferimento via cavo (quindi anche il notebook in valigia) o una copia cloud via Wi-Fi o 3G/LTE - in quest'ultimo caso si potrebbe aggiungere un ulteriore costo. Insomma, avremmo preferito che le applicazioni indesiderate fossero davvero rimovibili. E questo vale per Samsung, per Apple e per chiunque altro.