Boot To Gecko, il sistema operativo mobile di Mozilla

Con il progetto Boot To Gecko, Mozilla vuole realizzare un sistema operativo per dispositivi mobile basato sugli standard aperti del Web. Tutto ruoterà attorno a Gecko, il cuore di Firefox. Lo sviluppo non è ancora partito, quindi è difficile capire in che direzione andrà B2G.

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a cura di Manolo De Agostini

Mozilla ha intenzione di realizzare un sistema operativo mobile basato sugli standard aperti del Web. È questo Boot to Gecko (B2G), un progetto sperimentale avviato dalla fondazione che sviluppa Firefox, Thunderbird e molti altri software di successo.

Boot to Gecko (B2G) si rivolge al settore dei dispositivi portatili come gli smartphone, e per il momento può essere visto (anche se alla lontana) come una sorta di "Chrome OS per cellulari". Secondo Mozilla le tecnologie aperte del Web (come HTML5) possono essere alla base di un ecosistema valido e competitivo rispetto ai sistemi operativi closed source o non proprio così open.

"Non stiamo provando a realizzare applicazioni native che funzionino solo su Firefox ma di farle lavorare sul Web", si legge sulla pagina wiki creata appositamente. Una frase che potrebbe passare inosservata ma che è cruciale per capire il progetto.

Boot to Gecko è chiaramente agli stadi iniziali di pianificazione. Mozilla ha messo sul tavolo alcune idee, ma tutto è ancora da decidere. In pieno spirito open source, la fondazione ha annunciato l'avvio dei lavori per coinvolgere chi vuole partecipare al processo di creazione delle API, dei protocolli di sicurezza e delle prime app.

Diversamente da Google, Mozilla intende pubblicare il codice sorgente istantaneamente piuttosto che aspettare che sia "maturo". L'idea attuale è quella di adottare del codice Android di basso livello per garantire l'avvio dell'hardware (kernel e driver), anche se l'obiettivo è usarne il meno possibile. Da questa base Mozilla realizzarà un'interfaccia utente personalizzata e uno stack per le applicazioni attorno a Gecko, il motore di rendering di Firefox.

Mike Shaver, vicepresidente della strategia tecnica della fondazione, ha dichiarato che le applicazioni Boot to Gecko non useranno l'SDK di Android ma lavoreranno grazie ad API Web attuali o di nuova concezione. "Vogliamo creare un sistema dove le applicazioni web native possano funzionare come le app native".

Per chiarire ancora meglio il concetto, il ricercatore Andreas Gal ha dichiarato che il punto di partenza sarà sostanzialmente un prodotto che ha Firefox per Android come homescreen, insieme ad alcune API personalizzate. Successivamente, con lo sviluppo, il sistema operativo prenderà sempre più una forma propria.

Tra i primi passi da compiere troviamo la creazione di API sperimentali che riescano a esporre le capacità del dispositivo e del sistema operativo ai contenuti. In poche parole bisognerà creare anelli di congiunzione che permettano il funzionamento di caratteristiche come la telefonia, gli SMS, le fotocamere, le porte USB, il Bluetooth, etc. Mozilla intende poi sviluppare un modo con cui applicazioni e pagine Web possano accedere in sicurezza a questi componenti.

Man mano che sorgeranno problemi, Mozilla cercherà di proporre nuovi standard Web. D'altronde l'obiettivo è sì quello di realizzare un ecosistema, ma anche di permettere che le applicazioni sviluppate per B2G possano funzionare normalmente in un qualsiasi browser che supporti standard condivisi.

Contestualmente all'annuncio, Mozilla ha creato una repository su GitHub, ma per il momento c'è solo un file chiamato Readme. Viene da chiedersi quando vedremo i primi frutti, ma per ora non ci sono date. Ulteriori dettagli potete trovarli sulla pagina wiki del progetto Boot to Gecko (B2G). Chissà se da questo progetto prenderà vita il Seabird, il concept di smartphone Mozilla idealizzato nel 2010. Non sarebbe fantastico?