Secondo Deloitte quest'anno cambieremo almeno un miliardo di smartphone. Una cifra enorme, in costante evoluzione, che fotografa sia l'espansione del mercato ma anche qualcosa di più. "Sembra un po' strano sostituire un pezzo rettangolare di plastica, metallo e vetro con un altro che sembra per gran parte uguale", ha affermato l'analista Paul Lee.
Sostituire lo smartphone permette di accedere a un processore più potente, una memoria maggiore o una migliore fotocamera, oltre che a funzioni software più avanzate. E benché molti abbiano oggettivamente necessità di cambiare il vecchio smartphone, di quel miliardo non sono pochi coloro che passano al nuovo terminale perché "lo desiderano".
Sì, c'è una componente comportamentale di non poco conto nell'acquisto di un nuovo smartphone. "Uno dei grandi vettori è la pressione sociale", dice Lee. "È il più personale di tutti i dispositivi che abbiamo. Lo consideriamo quasi come un prolungamento del nostro carattere", ha spiegato.
Ed è del tutto vero: potremmo risparmiare molti soldi per cose molto più importanti, ma guai ad avere lo smartphone di vecchia generazione. Se voi stessi non vi riconoscete in queste parole, avrete sicuramente un amico o qualche conoscente che le incarna alla perfezione.
La stessa cosa si vede con altri prodotti (auto, moda, schede video, ecc.), non è che si vuole demonizzare lo smartphone, ma il meccanismo in questo caso è ancora più accentuato. "Se non hai iPhone, non hai un iPhone", recitava uno spot di Apple che faceva leva proprio su questa spinta psicologica. Nell'acquisto del nuovo smartphone quanto è importante per voi l'aspetto sociale? Fatecelo sapere nei commenti.
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