Emergono maggiori dettagli sulla vicenda Elitel, il provider di offerte di fonia e Internet che, insolvente con Telecom Italia, ha lasciato 400 mila utenti senza servizi. Giorgio Fatarella, presidente di Elitel, è infatti uscito allo scoperto, parlando chiaramente della situazione facendo tutte le accuse del caso.
Innanzitutto Fatarella parla del caso Telecom, affermando che la mossa di staccare le linee Elitel è stata un'iniziativa poco simpatica e affrettata, nonostante fossero in atto i colloqui per risolvere il problema dell'enorme debito (106 milioni di euro). Per questo motivo Elitel ha denunciato Telecom al Tribunale di Milano, chiedendo il ripristino dei servizi.
Le trattative con Telecom, osserva Fatarella, non sono finora andate a buon fine nonostante tre offerte per il saldo del debito, ritenute da Telecom "inaccettabili".
"Il costo per Telecom - aggiunge il presidente di Elitel - era di sessanta milioni di euro. Si vede che hanno rifatto i conti e hanno pensato di fare ricorso a una clausola, secondo noi vessatoria , del precedente contratto di ristrutturazione del debito che prevedeva in caso di mancato pagamento di una sola rata la risoluzione di tutti i contratti".
Telecom avrebbe inoltre iniziato una campagna contro Elitel, informando attraverso il 187 gli utenti della società del fallimento di quest'ultima:
"Benché da più parti sia stata sottolineata l’urgenza di separare la rete dagli operatori, questo non è ancora successo ed Elitel, terzo operatore italiano di telefonia fissa, subisce un incredibile attacco commerciale da parte di Telecom, concorrente e gestore della rete. Infatti Telecom sta offrendo ai clienti Elitel i propri servizi in un momento in cui essi sono sprovvisti del telefono e delle reti ADSL a causa del taglio delle loro linee".
Infine un attacco all'authority: "L'autorità se ne è lavata le mani e il dipartimento reti fino a oggi non ha emesso neanche un comunicato".
In poche parole, la via del tribunale è stata intrapresa: gli utenti e i lavori Elitel dovranno, a quanto sembra, rimanere con il fiato sospeso per un lungo periodo.