Caso jailbreak, Mozilla e Skype con la EFF

Proseguono le discussioni sulla pratica del jailbreak tra Apple e la EFF. Mozilla e Skype dicono la loro e si schierano contro la casa di Cupertino.

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a cura di Manolo De Agostini

Mozilla e Skype intervengono nella disputa tra Apple e la EFF ( Electronic Frontier Foundation ) sul jailbreak, la pratica con la quale gli utenti iPhone sbloccano il cellulare della Mela, permettendo l'installazione di applicazioni di terze parti non contemplate nell'App Store. Apple e la EFF stanno discutendo, anche animatamente, sulla possibilità che il jailbreak non venga contemplato come una pratica che vada a infrangere Digital Millennium Copyright Act.

La posizione di Apple sul jailbreak è chiara: questa pratica modifica il suo software, aprendo la porta a potenziali problemi di sicurezza e compatibilità con gli aggiornamenti rilasciati. L'EFF, però, si appella al "fair use", una clausola del Copyright Act che fa molto discutere.

Mozilla guarda alla discussione con interesse, anche se cerca di mascherare la sua posizione. Il Ceo John Lilly ha dichiarato che "l'SDK di iPhone è molto chiaro. Flash, Firefox e altre applicazioni non le benvenute. Tuttavia, dubito che Mozilla si avventuri su iPhone, anche se il Copyright Office garantirà l'esenzione del jailbreak dal DMCA ". La posizione è chiara: da azienda open-source, Mozilla vorrebbe più libertà.

Skype, dal canto suo, si è unita al coro di chi sta con la EFF, affermando che "la legge su copyright non dovrebbe interferire con un utente che usa il proprio telefono per far funzionare Skype per beneficiare delle chiamate a basso costo su lunga distanza o internazionali". Apple, comunque, non impedisce di realizzare applicazioni VoIP per l'iPhone, finché queste funzionino solo attraverso il WiFi. Skype attualmente non fornisce un applicazione dedicata al telefono della Mela, ma è sicuramente al lavoro da diverso tempo.

La discussione tra le parti è molto importante, perchè l'esenzione della pratica potrebbe rendere ad Apple più difficile (ma non impossibile) la persecuzione di chi pirata il proprio software attraverso la pratica del jailbreak.