Cella a combustibile per smartphone: autonomia al top

Dal prossimo anno potremo avere tutti in tasca una cella a combustibile per ricaricare periferiche USB e smartphone. Le cartucce di ricambio sono di plastica, contengono butano e costeranno pochi dollari.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Una cella a combustibile portatile che ricarica lo smartphone una dozzina di volte prima di scaricarsi: l'ha prodotta Lilliputian System e sarà presto in commercio. Il bello è che è tascabile perché ha più o meno dimensioni e peso di un telefono, e le cartucce di liquido hanno indicativamente le dimensioni di un accendino. I prodotti da caricare si collegheranno via USB, quindi in realtà questo accessorio può alimentare qualsiasi periferica con questo connettore universale.

La cella a combustibile portatile è grande quanto uno smartphone

L'interesse e la reale utilità di questo caricatore portatile sono dati dal costo delle cartucce di ricarica, che sono realizzate in plastica e contengono butano. Mouli Ramani, vice presidente di Lilliputian System, ha dichiarato che costeranno pochi dollari, "circa lo stesso prezzo di un caffè da Starbucks".

La cosa quindi è molto interessante e ancora di più il fatto che non stiamo parlando di una sperimentazione di laboratorio lungi dall'essere realtà. Il prodotto verrà testato con utenti comuni per tutto quest'anno e entro Natale dovremmo aspettarci la data di annuncio ufficiale per l'arrivo in commercio. Il produttore si aspetta un avvio delle vendite tiepido, con gli appassionati di tecnologia che faranno da propulsori, per poi attirare l'attenzione di un numero sempre maggiore di persone, in primis viaggiatori, studenti universitari e adolescenti che giocano a lungo con le console portatili.

Lilliputian System ha quindi il pregio di essere la prima azienda ad essere riuscita nell'intento di realizzare un prodotto di questo tipo, e non è una sorpresa dato che si tratta di uno spin-off del Massachusetts Institute of Technology e la sua attività si è sempre concentrata sullo sviluppo di celle a combustibile portatili, senza inizialmente porre un focus sul problema odierno della ricarica dei cellulari.

La cartuccia è la parte alla destra della fascia grigia - Clicca per ingrandire

Ramani ha spiegato che "il problema delle altre aziende è che impiegavano metanolo o boroidruro di sodio, e quando terminavano lo sviluppo dei prodotti si rendevano conto di avere ottenuto qualcosa di molto simile a una batteria agli ioni di litio".

Con il dispositivo realizzato da Lilliputian, invece, è possibile caricare completamente un iPhone 4 da un minimo di 10 a un massimo di 14 volte con una singola cartuccia, che grossomodo corrisponde a un paio di settimane senza mai usare la presa di corrente. L'azienda ha inoltre già verificato che il suo dispositivo può essere portato in aereo senza problemi di sicurezza.

Sicuramente il prodotto è interessante, ma non deve rasserenare i produttori di telefoni: se c'è la necessità di strumenti simili è perché le batterie durano troppo poco, e la ricerca per prolungarne la durata deve essere fatta con maggiore impegno.