Cellulari e rischio tumori, 30 anni di studi dicono no

L'ultimo studio della Società di oncologia danese, durato 30 anni, non ha rilevato legami tra telefonia mobile e insorgenza dei tumori.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

L'uso del telefonino, secondo uno degli ultimi studi più accreditati, non avrebbe alcuna relazione con l'insorgenza dei tumori al cervello. Dopo 30 anni di analisi e valutazioni sulla popolazione adulta scandinava, la Società di oncologia danese e altri ricercatori del nord Europa hanno reso noto sul Journal of the National Cancer Institute che non è possibile stabilire legami  tra l'uso della telefonia mobile e la diffusione di tumori.

Journal of the National Cancer Institute

"Non abbiamo individuato nessun chiaro cambiamento nelle tendenze a lungo termine nell'incidenza dei tumori al cervello tra il 1998 e il 2003
in nessun sottogruppo", sostiene Isabelle Deltour e i suoi colleghi.

Lo studio si è concentrato su due tipi di tumore (glioma e meningioma) e la loro incidenza sugli adulti danesi, finlandesi, norvegesi e svedesi di età compresa tra i 20 e 79 anni – considerando il periodo tra il 1974 e 2003. In pratica si è trattato di un campione virtuale dell'intera popolazione (16 milioni di abitanti).

"In Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia l'uso dei cellulare è cresciuto notevolmente nella metà degli anni '90; quindi, i trend delle incidenze tumorali dopo il 1998 possono fornire informazioni riguardo ai possibili rischi associati con l'utilizzo dei cellulari", hanno scritto i ricercatori.

Ebbene, il risultato delle rilevazioni è che l'incremento dei casi di tumore al cervello è partito nel 1974, molto prima dell'avvento dei dispositivi portatili. Da allora, i casi di glioma sono cresciuti dello 0,5% e 0,2% all'anno rispettivamente negli uomini e nelle donne.

Certamente questo non mette la parola fine alla questione, ma stando a questi dati gli utenti possono tirare un mezzo sospiro di sollievo.