"Che volgarité" la fila di fronte agli Apple Store: rivoluzione nelle vendite

Il capo vendite Apple, Angela Ahrendts, vuole disincentivare le file di fronte agli Apple Store. Meglio ordinare online e ricevere a casa.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Le file di fronte agli Apple Store appartengono al passato. Il capo delle vendite al dettaglio Angela Ahrendts ha diramato un comunicato allo staff che delinea una nuova rotta. "Questo è un cambio di mentalità significativo, e abbiamo bisogno del tuo aiuto per concretizzarlo", si legge nella nota diramata allo staff. "Spiega ai tuoi clienti che abbiamo maggiore disponibilità online e mostragli com'è facile fare l'ordine".  

apple store day one

Day-One all'Apple Store di NY

L'ex amministratore delegato di Burberry, assunto da Apple nell'autunno 2013 per potenziare le vendite, ha deciso di favorire l'acquisto online con ogni mezzo possibile. Le file di fronte ai negozi, che hanno sempre contraddistinto il "day-one" dei prodotti più desiderati, fanno bene all'immagine ma generano anche il rischio di insoddisfare le aspettative del consumatore. Persone che stanno all'addiaccio per ore oppure anche più di un giorno e che alla fine si ritrovano solo con un ordine in mano invece che l'oggetto del desiderio.  

La questione di fondo è che secondo Ahrendts non bisogna generare frustrazione. Va bene un primo contatto in negozio ma poi la consegna deve avvenire a casa. Nel Regno Unito non a caso gli Apple Watch, anche recandosi in negozio, saranno consegnati a domicilio. Le aree "chiosco" dedicate al nuovo prodotto serviranno per conoscere da vicino il dispositivo ma per un contatto diretto servirà un appuntamento.

memo Angela Ahrendts

Memo di Angela Ahrendts

Ora, apparentemente sembrerebbe una follia ma dietro a questa mossa si nasconde una sottile strategia. Prima di tutto chi ha già deciso non baderà ai dettagli e acquisterà dove gli verrà detto.

L'indeciso invece potrebbe essere affascinato da questo trattamento VIP personalizzato. "Mi dedicano del tempo, attenzioni e cordialità per provare un prodotto", penserà il cliente di turno. E allo stesso tempo chi entrerà in un Apple Store vedrà qualcuno che ha il privilegio di toccare con mano un dispositivo che comunque genera curiosità. È l'effetto "Privé" delle discoteche. Flavio Briatore nel suo Billionaire di Porto Cervo l'ha posizionato in modo che risulti una vetrina sia per gli ospiti sia per soddisfare le curiosità altrui.

Un certo tipo di pubblico potrebbe anche respingere il trattamento che ha in mente Apple, ma non si può che riconoscere alla base di questa strategia il gene del "servizio". Essere coccolati, sentirsi importanti, alla fine piace a tutti. E Angela Ahrendts lo sa bene.