Chip Samsung a otto core per tablet e smartphone in arrivo

Samsung ha intenzione di svelare a febbraio un nuovo chip contraddistinto dall'unione di due architetture quad-core. Da una parte abbiamo una soluzione Cortex A15, capace di raggiungere prestazioni elevate, dall'altra un A7 in grado di garantire bassi consumi. Nel frattempo l'azienda sudcoreana muove i primi passi nel settore HPC.

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a cura di Manolo De Agostini

Samsung ha in cantiere un chip eterogeneo a otto core, basato sul concetto di architettura big.LITTLE introdotto da ARM lo scorso anno. Nvidia a dire il vero lo usa già a modo suo in Tegra 3, grazie al design 4 plus 1, cioè quattro core per gestire i carichi pesanti e uno per le operazioni di routine, in modo da garantire prestazioni adeguate e consumi minori.

La soluzione di Samsung dovrebbe prevedere un'architettura 4+4, cioè un quad-core Cortex A15 a 1.8 GHz con 2 MB di cache L2 per le operazioni più esigenti, come i videogiochi, e un altro quad-core basato su architettura Cortex A7 a 1.2 GHz in grado di entrare in gioco nei momenti di idle o basso carico.

Per realizzare questo chip l'azienda sudcoreana dovrebbe adottare il processo produttivo a 28 nanometri, mentre non ci sono dettagli su tutto il resto, poiché questa soluzione sarà svelata durante all'International Solid-State Circuits Conference che si terrà il 19 febbraio del prossimo anno.

Samsung sta però spendendo energie anche su altri fronti, cioè quello dei server e del settore high performance computing (HPC). Vi ricordate il progetto europeo di supercomputer ibrido, conosciuto con il nome Mont-Blanc? Ebbene, sembra che al Barcelona Supercomputing Center abbiano deciso di optare per un Samsung Exynos 5250 anziché un chip Tegra 3 di Nvidia, come stabilito in origine.

L'idea ambiziosa è quella di realizzare un nuovo tipo di architettura capace di fissare nuovi standard nel settore HPC, partendo dai system on chip a basso consumo integrati in dispositivi mobile e soluzioni embedded. In abbinamento, salvo sorprese, vi saranno sempre le schede Tesla di Nvidia.

Il Samsung Exynos 5250 è un chip dual-core Cortex A15 con GPU ARM Mali-T604, prodotto a 32 nanometri. In commercio lo troviamo ad esempio sull'ultima versione del portatile Samsung Chromebook e sul tablet Google Nexus 10. Non è un chip a 64 bit, quindi non è certamente l'ideale per il settore server, ma è adeguato per un progetto di ricerca.

La strada in tal senso è comunque già tracciata: le architetture Cortex A57 e A53 introdurranno i 64 bit nel 2014 grazie al set di istruzioni ARMv8. Tra le prime aziende ad acquisire la licenza per usare questi design troviamo AMD, Broadcom, Calxeda, HiSilicon, Samsung e STMicroelectronics, ma altre ne seguiranno.