Commissione Europea banna TikTok dagli smartphone dei dipendenti

La Commissione Europea ha deciso che i propri dipendenti dovranno cancellare TikTok dai loro smartphone per motivi di sicurezza.

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a cura di Silvio Colombini

TikTok, il famoso social network, dovrà essere rimosso dagli smartphone dei dipendenti della Commissione Europea.

A breve tutti coloro che lavorano, a vario titolo, presso la Commissione Europea non potranno più avere Tik Tok installato sul proprio smartphone. Il motivo ufficiale di questa drastica decisione è la necessità di “proteggere i dati e aumentare la sicurezza informatica”. Tra i possibili motivi di questo ban ci sarebbe il sospetto che il noto social cinese, che fa capo alla società ByteDance, possa raccogliere i dati dei propri utenti e consegnarli poi alle autorità governative cinesi.

A tal proposito, pur non fornendo ulteriori dettagli, Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno dell'Unione europea, ha dichiarato che l’esecutivo dell’unione è molto concentrato sul tema della cybersicurezza. La nuova decisione andrà ad influenzare all’incirca trentaduemila persone: questo il volume di dipendenti fissi o a tempo determinato che gravitano attorno alla Commissione Europea. Tutti avranno tempo fino al 15 marzo per rimuovere l’app dai propri device. Qualora questo termine non venisse rispettato le app aziendali (ad esempio l’email della Commissione) non saranno più disponibili.

TikTok non ha, ovviamente, preso di buon grado la notizia; a tal proposito un portavoce aziendale si è così espresso:

"Siamo delusi da questa decisione, che riteniamo fuorviante e basata su malintesi fondamentali".

Tuttavia la decisione della Commissione Europea non sembrerebbe del tutto campata per aria: lo scorso anno TikTok aveva ammesso che alcuni dipendenti, situati in Cina, potevano accedere ai dati degli utenti europei.

Ma quanto avvenuto in Europa non è un caso isolato: già lo scorso anno gli Stati Uniti aveva vietato l’installazione dell’app sui device riportabili al governo federale; il timore, per l’appunto, era quello che il governo cinese potesse sfruttare il social per ottenere l’accesso ai suddetti device e ai dati dei loro user. Al riguardo TikTok, in un tentativo di calmierare la situazione, aveva affermato che i dati degli utenti statunitensi sarebbero stati conservati all’interno degli Stati Uniti.

Anche altri governi europei si sono mostrati preoccupati sui possibili pericoli connessi a TikTok: il governo danese aveva consigliato ai propri funzionari di evitare l’app, mentre in Inghilterra Alice Kearns, presidente del comitato ristretto per gli affari esteri, ha recentemente esortato gli utenti a eliminare l'app.

Attualmente il provvedimento andrà ad interessare solo coloro che, a diverso titolo, gravitano attorno alla Commisisone Europea: tuttavia, pur non essendoci ancora alcuna comunicazione, non è da escludere che azioni simili possano essere messe in atto anche per altre istituzioni o organi dell’Unione Europea. L’attuale decisione della Commissione Europea è di fatto solo un nuovo capitolo del travagliato rapporto con il social cinese: quest’ultimo rischia il ban totale se entro giugno non si adeguerà alle correnti normative. Ad oggi Tik Tok, sebbene abbia dichiarato di volersi adeguare, non ha ancora accettato il DSA, il Data Service Act.