Julian Assange ha invitato i cittadini ucraini ad utilizzare Briar, un'app di messaggistica che offre una protezione per la privacy praticamente senza eguali. Ma non solo: può anche funzionare in assenza d'internet. «E nata esattamente per garantire le comunicazioni in sicurezza anche in una situazione come questa», ha spiegato Assange.
Per creare una chat è sufficiente inviare un invito ad un proprio contatto, oppure ci si può connettere utilizzando una connessione bluetooth. Le conversazioni sono ovviamente protette dalla crittografia end-to-end (come avviene su WhatsApp e Signal).
A differenza delle altre app di messaggistica, Briar non si basa su un server centrale. Non c'è un'azienda o un'organizzazione che colleziona i dati degli utenti. Per accedervi è necessario scegliere un nickname e una password. L'account viene memorizzato esclusivamente sullo smartphone, non in rete. Il che ovviamente significa che se si disinstalla l'app, cancellando i dati, l'account viene perso per sempre. Idem se ci si dimentica la password.
Come detto, Briar funziona anche in assenza di una connessione internet. Proprio perché nasce come strumento a prova di guerra, quando i bombardamenti possono radere al suolo le infrastrutture di rete. I messaggi vengono sincronizzati trai dispositivi degli utenti, utilizzando una rete bluetooth o wifi. Normalmente - quando è presente una connessione internet - Briar utilizza la rete decentralizzata di Tor, fornendo agli utenti un ulteriore layer di protezione.
We contacted Julian Assange in prison. He says that everyone in #Ukraine should install @BriarApp NOW before the internet goes down. @BriarApp is designed to let people safely communicate with each other in exactly this situation https://t.co/OaTp5jX01b pic.twitter.com/5U3dcbNBJx
— WikiLeaks (@wikileaks) February 25, 2022
Briar non va intesa come una semplice app di messaggistica, ma come un hub che offre accesso ad una serie di altri servizi sicuri e protetti da anonimato. Ad esempio si può utilizzare per leggere le notizie, importando i feed Rss. Inoltre l'app può anche ospitare gruppi, forum e blog.
I dati di Briar, incluse le conversazioni, possono venire esportati su una scheda Sd e quindi caricati su un qualsiasi altro smartphone. Ovviamente sono protetti da crittografia e sarà necessario decriptarli utilizzando una password.
Ed è soltanto l'inizio: i developer dietro all'app hanno già annunciato di voler creare una rete di applicazioni distribuite, ad esempio offrendo un servizio di editing collaborativo dei documenti (un po' come è possibile fare con i Documenti Google). Attualmente Briar è esclusivamente disponibile sul Play Store di Google.
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