Da Samsung SoC a 10 nm, batterie più efficienti e sensori fotografici più sottili

Il gigante coreano ha annunciato che sta lavorando a una serie di novità che troveremo sugli smartphone nel corso del 2017, tra cui un processo produttivo a 10nm per i suoi SoC, batterie più efficienti e fotocamere sottili ma capaci di scatti migliori di quelli attuali.

Partendo dal discorso processo produttivo, Samsung sta perfezionando la tecnologia FinFET per arrivare a produrre wafer di silicio a 10 nm, aumentando ulteriormente efficienza e velocità degli Exynos, attualmente prodotti a 14 nm. Ma, così come il resto delle innovazioni che andremo a vedere, l'introduzione di questo nuovo processo produttivo è atteso per la fine del 2016.

Riguardo alle batterie, da sempre il tallone di Achille degli smartphone, Samsung ne sta sviluppando una nuova generazione con una densità energetica pari a 700 Wh/l (Watt-ore per litro), valore destinato a raggiungere quota 780 Wh/l entro il 2017. Per darvi un esempio di cosa comporti una maggiore densità nelle batterie, vi basti sapere che a parità di capacità delle batterie attuali quelle del futuro saranno più sottili o, se invece manterranno lo stesso spessore, potranno contare su una durata maggiore. Un ulteriore intervento finalizzato a migliorare il rendimento delle batterie sarà l'aumento del loro voltaggio: arriverà a 4.40 volt nei prossimi mesi e a 4.5 volt nel 2017. Anche la ricarica rapida sarà al centro della ricerca e sviluppo di Samsung, promettendo che in futuro basteranno 30 minuti di ricarica per raggiungere l'80% della capacità. Un risultato decisamente buono se paragonato agli attuali sistemi che pur garantendo ricariche veloci non raggiungono simili livelli.

Il secondo obiettivo di Samsung è poi quello di realizzare fotocamere sottili e allo stesso tempo capaci di garantire fotografie e video di ottima qualità. I nuovi sensori RWB "Red White Blue" che il colosso coreano vuole sviluppare, dovrebbero garantire una maggiore fedeltà cromatica rispetto alle attuali soluzioni e uno spessore ridotto grazie a una miniaturizzazione dei componenti. Infatti i pixel del futuro avranno una dimensioni da 1,12 micron a 1 micron, con il risultato di ottenere una riduzione del 23% dello spessore dei sensori, ovvero da 6,5 mm a 5 mm per i 16 megapixel e da 5,2 mm a 4,5 mm per quelli da 13 megapixel. Ciò significa smartphone più sottili e, possibilmente, fotocamere meno sporgenti dallo chassis.

Insomma, batterie più efficienti e fotocamere all'avanguardia: saranno queste le armi d'assalto del futuro Samsung Galaxy S8? Vedremo.

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