Da Steve Jobs a Intel Clear, bisogna avere carattere

Dopo 45 anni Intel crea un suo carattere tipografico per comunicare meglio la sua immagine. Da qualche giorno Intel Clear è il font ufficiale del colosso informatico. Da Steve Jobs in poi le scelte grafiche sono determinanti per il mondo digitale. È così importante? Sì, perché passiamo nove ore ogni giorno davanti a uno schermo.

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a cura di Pino Bruno

Ogni giorno, in media, i nostri occhi sono davanti a uno schermo per nove ore. Poco importa che si tratti di telefoni, smartphone, tablet, eBook Reader, notebook, desktop e altri dispositivi fissi e mobili. È fondamentale che monitor e display ci propongano testi nitidi, stabili, non ballerini, adatti alla lettura, riposanti. Chi ormai fa caso ai font, esclusi gli addetti ai lavori (grafici, pubblicitari, eccetera)? Eppure i caratteri tipografici spesso fanno la differenza. Determinano il successo o il fallimento di un prodotto.

Pensate al Mac, a quando nel 1985 Apple inventò il Desktop Publishing e sui computer Apple Lisa e Macintosh fu possibile per la prima volta realizzare prodotti grafici ed editoriali professionali direttamente sulla propria scrivania da inviare poi alla stampa offset. Non a caso Steve Jobs è stato definito il moderno Gutenberg.

Dopo Apple, nel 2007, c’è stata l’altra piccola rivoluzione: l’inchiostro digitale del Kindle. Come Jobs, anche il creatore di Amazon, Jeff Bezos, ha puntato tutto sulla qualità della lettura, in qualsiasi condizione di luce. L’affermazione del lettore di libri digitali è dovuta in gran parte alla qualità e alla leggibilità dei font adottati. 

E veniamo alla scelta di Intel, che per la prima volta dopo 45 anni di vita ha deciso di creare un font da adottare in tutte le comunicazioni, a cominciare dal sito web. Intel Clear è dunque il nuovo carattere tipografico ufficiale di Intel a partire da questo mese.

Il font, dice l’azienda, rappresenta il continuo impegno di Intel per l'innovazione in tutti i settori della tecnologia, un contributo per rendere ogni esperienza più chiara possibile. Intel Clear è stato progettato per essere facile da leggere sugli schermi e utilizzato in diversi alfabeti. In questo video, davvero ben fatto, si racconta la genesi di Intel Clear:

Il vecchio carattere tipografico, racconta Intel, era disponibile solo per l'alfabeto latino e dunque l’azienda era costretta a usare font diversi per le sue comunicazioni in cinese, arabo, greco, russo, eccetera. Il nuovo font è stato sviluppato da Red Peak e Dalton Maag e progettato per migliorare l'esperienza di lettura sui dispositivi digitali. 

Vi piace Intel Clear? Potete provarlo dopo averlo installato. Il link (al momento è disponibile solo la versione 1) è questo. Se poi vi intrigano le storie legate ai caratteri tipografici, vi consiglio un libro molto bello, “Il segreto della libreria sempre aperta”, scritto dall’ex manager di Twitter Robin Sloan. Un thriller ambientato nel mondo digitale ma i protagonisti sono i libri e i font. Negli Stati Uniti è ancora un bestseller e in Italia c’è anche un videogioco per scoprirlo. Cliccate qui.