Dagli USA arriva il primo cellulare senza batteria

L'Università di Washington ha realizzato il primo prototipo di cellulare in grado di funzionare senza batteria. Consuma appena 3,5 microwatt che ricava da luce e onde radio.

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a cura di Alessandro Crea

Gli smartphone sono fantastici, offrono un form factor che è il giusto compromesso tra leggibilità e portabilità e integrano sempre più funzioni, offrendo una potenza di calcolo ormai molto elevata. Il problema è che durano poco. Come sappiamo allo studio ci sono tantissime soluzioni per batterie più efficienti e capienti, ma nessuna è imminente. All'Università di Washington hanno deciso di cambiare approccio e hanno quindi realizzato il primo cellulare che non ha bisogno di batteria per funzionare.

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Utilizziamo il termine cellulare non a caso: non solo infatti il prototipo non è uno smartphone perché manca di tutte le funzioni tipiche di queste soluzioni, ma le telefonate sono effettuate tramite un'antenna e una stazione base. Il cellulare consuma appena 3,5 microwatt per funzionare, ricavati dall'ambiente, trasformando in energia la luce ambientale e le onde radio che ci circondano.

Tuttavia non è questa la soluzione più innovativa. Per ottenere consumi così bassi infatti all'Università di Washington non sono ricorsi a componenti ad hoc, ma hanno utilizzato la tecnologia attualmente disponibile, ripensando più che altro il modo in cui viene impiegata.

Per fare un esempio del pensiero laterale adottato dai ricercatori basterà dire che ‎la conversione dei segnali analogici, ossia trasformare il suono in dati digitali e viceversa, è stata completamente bypassata. Nel cellulare non si svolge alcune conversione e le vibrazioni catturate dal microfono e trasmesse dall'altoparlante sono trasmesse in via analogica.

‎Attualmente il cellulare richiede una stazione base personalizzata per trasmettere e ricevere i segnali radio. Tuttavia, la tecnologia potrebbe essere integrata nell'infrastruttura di rete cellulare standard o nei router Wi-Fi domestici. Secondo i test effettuati dai ricercatori il cellulare funzionava entro una distanza di poco meno di 10 metri dalla stazione base, usando solo i segnali radio ambientali come fonte di energia. Aggiungendo invece una cella solare delle dimensioni di un chicco di riso, il cellulare poteva comunicare ad oltre 15 metri di distanza dalla stazione base.

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Attualmente il cellulare riesce ad effettuare anche chiamate tramite Skype‎ e mettere gli utenti in attesa, ma i ricercatori stanno lavorando all'implementazione di un display E-Ink e allo sviluppo di capacità di streaming video. Ovviamente la tecnologia è ancora acerba, ma questo potrebbe essere il primo passo verso un futuro con dispositivi mobile privi di batterie. Che ne dite?


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