Disegnare con iPad: che spettacolo Morgan Freeman

L'artista Kyle Lambert dipinge con le dita un incredibile ritratto di Morgan Freeman. Su un iPad.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Da ieri sera si fa un gran parlare di un ritratto di Morgan Freeman. Non un ritratto qualsiasi, ma la spettacolare copia di una famosa fotografia realizzata con un iPad e con l'applicazione Procreate (5,49 euro, solo iPad). Lo ha realizzato l'artista Kyle Lambert in circa 200 ore e circa 285.000 pennellate.

È a dir poco impressionante, e lo è ancora di più il video che ne mostra le genesi - quasi otto milioni di riproduzioni in tre giorni. Un'opera eccezionale che ha sollevato anche alcuni dubbi, tanto che la stessa Procreate è intervenuta a difesa di Lambert. D'altra parte parliamo di un'artista affermato che ha scelto da tempo la strada del "finger painting" digitale.

È il ritratto, non la foto da cui è preso

Ma è davvero una cosa tanto spettacolare e innovativa? Lo abbiamo domandato a Matthew Watkins e Cristiano Corsani. Il primo è un artista che da anni dipinge su iPad e iPhone, anch'egli estimatore di Procreate (www.watkinsmedia.com/); il secondo è noto al pubblico di Tom's Hardware come Cryx, vale a dire l'autore della striscia Epic Fail che pubblichiamo ogni sabato.

Ebbene, non c'è alcun nuovo record né tantomeno a un nuovo Renoir, tranne forse per le ore di lavoro che Lambert ha dedicato al ritratto di Freeman, spiega Watkins, per quanto Lambert sia bravissimo e su questo non ci può essere il minimo dubbio.

"Non è una novità, tutto sommato", gli fa eco Cryx, "quello che fa notizia è il fatto che usi il dito per disegnare. Gli effetti di luce e quant'altro dipendono dalla capacità dell'artista e sono replicabili con un qualsiasi software decente di digital paint. È tecnica di colorazione, non software né dispositivo".

Watkins ci spiega poi che il fotorealismo nei dipinti esiste dagli anni '60, e che arrivi sul digitale non può sorprendere. "In realtà è più semplice, abbiamo diverse possibilità in più: una è che possiamo tornare indietro se facciamo un errore, l'altra che possiamo selezionare qualsiasi colore che vogliamo".

E però "non confondiamo l'abilità con la creatività", continua Watkins. Il fatto è che Lambert ha ottenuto attenzione, probabilmente, perché i ritratti di persone famose hanno sempre questo effetto. L'arte però è anche qualcos'altro.

La copertura mediatica di questo ritratto è stata quindi eccessiva, soprattutto perché "è la creatività a essere importante. Certo, lo è anche la manualità, ma la creatività fa la differenza. Non parliamo di Van Gogh perché sapeva rappresentare bene gli alberi, o di Da Vinci solo per la sua grande tecnica di rappresentazione", continua Watkins.

Da un punto di vista tecnico comunque il ritratto di Lambert segna un record, un po' per la sua pazienza, e un po' perché è la prima volta che hardware e software lo rendono possibile. E a proposito di questo Watkins ci ha spiegato anche che tutto questo si potrebbe fare anche con i tablet Android, o almeno con i Samsung che ha provato. L'unico problema è mancano software come Procreate, ma per fortuna ci sono discrete alternative valide come Sketchbook Pro.

E infatti Cristiano Corsani sta valutando la possibilità di comprarsi un Galaxy Note, perché oggi questi prodotti hanno finalmente la potenza hardware necessaria per la sua attività di fumettista. "La grafica ha bisogno di velocità, di processore e tanta RAM. Certo, non puoi arrivare ai livelli di Photoshop (su desktop, NdR), ma secondo Cristiano il tablet sarebbe utile per la creazione di bozze, inchiostri e colori (se semplici). Memoria e potenza servono anche per gestire lo zoom, imprescindibile per ottenere risultati come quelli di Lambert. 

Il Note, fa notare poi Corsani, è l'unico prodotto sul mercato dotato di digitizer Wacom e penna sensibile alla pressione. Sono caratteristiche fondamentali per un certo tipo di lavoro, che rendono il prodotto Samsung preferibile, se non l'unica scelta. All'iPad, sempre secondo Cryx, mancherebbe un sistema di input "stile tavoletta", ma ci sono pennini alternativi, anche in sviluppo, che possono colmare la lacuna.

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Alcune opere di Matthew Watkins, per sua gentile concessione

Di contro, c'è il problema che bisogna abituarsi: "usando un pennino capacitivo", continua Corsani, "devi stare attento a diverse questioni. La prima è la distanza tra la punta della penna e il canvas: quando punti la penna non è esattamente lì, ti ci devi abituare. L'altro è il ritardo, che non dipende dalla precisione dalla penna ma da cosa hai sotto il cofano (cioè la potenza hardware)".

"Se usi il Galaxy Note e cerchi di disegnare velocemente ti accorgi che c'è un ritardo nel disegno", afferma Corsani, che pure ha fatto qualche prova con l'ultimo modello Samsung che vuole comprare. Insomma, anche uno dei tablet più potenti sul mercato "non ti sta dietro" se sei un disegnatore. 

Il ritratto di Morgan Freeman, infine, non aiuta molto l'arte digitale e il finger painting in particolare. Per Watkins è una "sorta di gioco di prestigio" splendido, e però non aiuta a sciogliere un nodo: l'arte digitale è replicabile all'infinito per sua natura, e questo lascia perplessi collezionisti, galleristi e compratori. Tanto che persino il famoso David Hockney ha dichiarato anni fa di non aver ancora trovato un modo di renderla redditizia.

L'arte comunque sta passando al digitale, per quanto con più prudenza di tante altre cose. Anche quella fumettistica: si risparmierebbe tempo - sempre prezioso in ambito editoriale - e anche molto denaro sui materiali di consumo come carta e inchiostri. L'unico problema a lungo termine, conclude Cryx, sta nel fatto che non ci sarebbero più tavole originali da vendere come pezzi da collezione. Poco male dopotutto: se diventi tanto famoso che qualcuno cerca le tue tavole originali, forse non hai bisogno di arrotondare vendendole.