Elitel: 400 mila utenti con il sedere per terra

Elitel, azienda di telefonia e servizi Internet, ha un buco con Telecom Italia di 106 milioni di euro: Telecom taglia le linee, a rimetterci sono gli utenti

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a cura di Manolo De Agostini

Un fatto increscioso da qualche tempo sta colpendo gli utenti di Elitel, azienda di telefonia e servizi Internet in grave crisi finanziaria. La società acquista le linee da Telecom Italia e serve 400 mila utenti - in gran parte imprese del Nord Italia - ma da qualche tempo è finita "chiappe all'aria": un buco di 106 milioni di euro nei pagamenti a Telecom Italia ha indotto quest'ultima a staccare le linee.

Non solo l'azienda è quindi nei pasticci, ma anche migliaia di aziende che basano molto del loro lavoro sulla comunicazione (e chi non lo fa al giorno d'oggi…), impotenti di fronte a questa situazione.

I vertici della società hanno chiesto il commissariamento e si lavora per risolvere la questione, ma su tutto questo si fanno tante chiacchiere e pochi passi avanti. Tra i pochi colpi di scena registriamo che l'AGCOM ha sancito che "Elitel deve fornire immediatamente ai propri clienti dettagliate informazioni sulle modalità con le quali possono continuare ad usufruire del servizio telefonico di base o passare ad altro operatore nel caso in cui non vengano ripristinate le, condizioni originarie.

Telecom Italia dovrà collaborare con Elitel per i clienti ad accesso diretto e, a sua volta, informare gli utenti in CPS (Carrier PreSelection) della stessa Elitel, tramite un messaggio fonico, della possibilità di effettuare chiamate in uscita premettendo, alla digitazione del numero, il codice di selezione (CS) dell'operatore con il quale sia stato sottoscritto un contratto, oppure quello di Telecom Italia".

L'ADUC, l'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, dichiara:

"Che i clienti di Elitel siamo mera carne da macello, lo dimostra l'assenza di informazioni sul sito della società in crisi finanziaria. I vertici del gestore telefonico, ovviamente, non si sono curati di informare i propri clienti dell'imminente disastro. Cosi', da un giorno all'altro migliaia e migliaia di utenti, in prevalenza aziende (ma dove sono le associazioni di imprese?!?), si sono trovati senza linea telefonica.

Il caso ci ricorda molto da vicino il crack della compagnia aerea Volare Web che il 20 novembre 2004 lasciò a terra, senza alcun preavviso, altre migliaia e migliaia di clienti che avevano comprato e pagato il biglietto, magari proprio il giorno prima dello stop.

Le analogie, però, non finiscono qui. Per "salvare" la società, con un provvedimento ad hoc basato sulla legge salva aziende che, semplificando, prevede la pura continuazione dell'attività delle imprese insolventi in vista di un miracolo da attendere per anni a spese dei creditori, il Governo di allora nominò un commissario straordinario per tentare di preservare i posti di lavoro. In seguito la compagnia e' stata "venduta" con modalità poco chiare ad Alitalia. Il commissariamento cosa portò ai consumatori? A nulla. Nessun rimborso. Zero assoluto.

Il Governo di ora si appresta a fare analoga operazione per Elitel. Non abbiamo dubbi sulle buone intenzioni, purtroppo l'esperienza ci fa pesantemente dubitare che per il nominando commissario la priorità sia le esigenze della clientela, a cominciare dai risarcimenti per i danni subiti.

Intanto le iniziative dell'Autorità delle Comunicazioni si sono fatte sentire: Elitel deve informare i suoi clienti sui modi di recesso e cambio operatore, mentre Telecom deve contribuire ad informare su come utilizzare il servizio per se stessa e per operatori alternativi a Elitel. Iniziativa lodevole, a nostro avviso, ma se questo non avviene immediatamente - come sta accadendo -, cosa succede a Elitel e a Telecom?".

Insomma tra un mare di parole, provvedimenti e soldi in gioco, a rimetterci sono sempre gli utenti: gente onesta che lavora e che spera che tutti si prodighino per fare la stessa cosa nel modo migliore. Tuttavia siamo in Italia e spesso e volentieri sappiamo come vanno a finire queste cose...