Facebook Spartan, l'incubo HTML5 di Apple è realtà

Per poche ore una pagina Facebook ha mostrato lo stato dei lavori sul progetto Spartan, che sembra pronto al lancio. Con due eventi ufficiali la settimana prossima, l'arrivo della nuova versione mobile e dell'applicazione per iPad sono dati ormai per certi.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Project Spartan di Facebook è pronto, e lo è anche l'applicazione per iPad: che sia volta buona di vedere sui dispositivi di casa Apple le versioni HTML5 dei social-giochini Flash? Spartan è il nome di un progetto ambizioso, al quale Facebook lavora ormai da qualche mese. Si tratta di una rinnovata versione per smartphone e tablet, che grazie alle potenzialità di HTML5 rende possibile la fruizione di applicazioni, immagini e video (teoricamente) senza limitazioni. Permetterebbe in altre parole di godere di tutto il potenziale Facebook su ogni tipo di cellulare o dal tablet, come si fa su un PC; una cosa che le applicazioni native attualmente non permettono - in special modo se si tira in ballo iOS.

Facebook Spartan

Potremmo vedere Spartan già lunedì, all'evento pianificato da Facebook. Ma forse l'azienda potrebbe aspettare il giorno dopo, e presentarlo insieme all'applicazione per iPad in occasione della presentazione dell'iPhone 5 – che sarà anche il momento in cui iOS 5 sarà reso pubblico.

In ogni caso Spartan è già pronto. Fino a poche ore fa infatti era accessibile una pagina dedicata agli sviluppatori che mostrava immagini inequivocabili, raccolte in tempo da alcuni bloggers e siti specializzati, prima che Facebook la cancellasse - tanto che la pagina originale è visibile su Scribd (e in questa pagina). Le immagini mostrano una versione mobile di Facebook (già accessibile agli indirizzi m.facebook.com, touch.facebook.com e iphone.facebook.com) completa di tutte le funzioni offerte dal social network.

Facebook Spartan

Per di più Spartan, grazie alle applicazioni e alla pubblicità, permetterebbe a Facebook di rendere maggiormente fruttuoso il fronte mobile.

Ancora più rilevante è il fatto che Spartan, se dovesse mantenere le promesse, potrebbe portare su iOS - ma anche Android, Windows Phone e altri - tutte le applicazioni Flash presenti in Facebook, convertite chiaramente in HTML5. In questo modo gli utenti iOS potrebbero giocare su Facebook senza passare dall'AppStore di Apple, e Facebook non dovrebbe riconoscere all'azienda di Cupertino quel 30% che le è dovuto per tutte le transazioni che avvengono tramite la sua piattaforma. 

In verità per ora non si possono fare che ipotesi: HTML5 ha le potenzialità per sostituire Flash, ma la realtà ci racconta un'altra storia. Le applicazioni esistenti sono poche, e ancora meno sono quelle che mostrano un'effettiva riduzione delle risorse richieste. YouTube è un buon esempio, sopratutto se usato tramite MacOS, ma alcuni degli esperimenti disponibili a questa pagina non sono certo definibili "leggeri". 

In ogni caso sembra che ormai il dato sia tratto, e progressivamente sempre più sviluppatori avranno la possibilità di scegliere se restare dentro al "giardino recintato" dell'App Store, oppure avventurarsi nel "mondo libero" del web con HTML5. Le prestazioni presto o tardi saranno le stesse.  

Infatti secondo MG Siegler – noto editore di TechCrunch e fanboy Apple dichiarato – "i pianeti sono allineati, Facebook Spartan e il progetto iPad usciranno la settimana prossima". Un'ipotesi del tutto credibile, che lascia dubbi solo sulla possibile data, il tre o il quattro ottobre.

Sarebbe quindi vero che Facebook ha tenuto in sospeso l'applicazione iPad  pronta da mesi, in attesa di stipulare ulteriori accordi con Apple. Per non parlare della possibilità, tutt'altro che remota, di scoprire in iOS 5 un'integrazione con Facebook profonda, simile a quella con Twitter.

La presenza contemporanea di applicazione e sito mobile racconta una storia relativamente complessa, e mostra come Apple e Facebook siano amici e nemici allo stesso tempo. Collaborare porta vantaggi a entrambe le società, ma in gioco c'è la fedeltà degli utenti, il tempo speso online, e sopratutto l'immagine del marchio nell'immaginario dei consumatori.

Un valore inestimabile, che nessuno dei due vuole rischiare di perdere.  A Cupertino e Palo Alto gli esperti di marketing avranno avuto parecchio da fare per districare la matassa e dare il consiglio giusto a Zuckerberg e Cook (senza contare Steve Jobs, che certamente ha avuto un ruolo in questa faccenda).