Firefox OS: soldi per evitare la frammentazione di Android

Mozilla è pronta a rinunciare a qualche soldo per far sì che i produttori di smartphone Firefox OS tengano i dispositivi aggiornati il più possibile.

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a cura di Manolo De Agostini

Evitare la frammentazione di Android anche spendendo denaro, se necessario. Mozilla ha le idee chiare su come fare di Firefox OS un prodotto amato da tutti, produttori e utenti. Per evitare che le aziende cessino di aggiornare anzitempo i prodotti Firefox OS, o non lo facciano affatto, l'organizzazione sta studiando accordi che prevedano anche incentivi economici per i propri partner.

"Stiamo lavorando in modo da allineare incentivi e obiettivi", ha affermato Chris Lee, direttore dei prodotti Firefox OS al sito Cnet. Le aziende che puntano sul sistema operativo mobile di Mozilla guadagnano alla vendita del dispositivo, ma il supporto post-vendita richiede un esborso. Così l'organizzazione non profit sta "cercando di condividere i benefici e il fatturato con i partner, in modo che gli update siano parte dell'esperienza".

D'altronde non bisogna dimenticare che Mozilla insegue nel mercato smartphone, quindi non può lasciare nulla d'intentato. Al momento non è stato ancora definito il funzionamento di questo sistema d'incentivi, in quanto ci sono diversi modi: potrebbe condividere parte degli introiti legati alle applicazioni vendute, oppure alle ricerche online, o ancora collegati al posizionamento promozionale di applicazioni nella schermata home o nello store.

Con Firefox OS Mozilla si è data dei chiari obiettivi, come gli aggiornamenti ogni trimestre in modo da offrire l'esperienza migliore possibile. Si tratta di un ritmo molto sostenuto che i produttori faticano a tenere, specie se non sono "motivati" a farlo. Ed è per questo che Mozilla è pronta a battere tutte le strade.

L'esempio da non seguire è quello di Android, dove milioni di persone hanno smartphone con vecchie versioni di Android perché i produttori e gli operatori non distribuiscono aggiornamenti – che magari, tecnicamente, non avrebbero alcun problema a girare sul prodotto. E mentre da una parte l'utente perde le migliorie all'esperienza apportate da Google, gli sviluppatori di app devono spesso scegliere se supportare anche vecchie release molto diffuse oppure farne a meno.

L'ultima release di Android - KitKat, la 4.4 - è installata sul 13,6% dei terminali che hanno accesso al Play Store, mentre Jelly Bean (4.1/4.2/4.3) assomma circa il 58%. La cosa più interessante è che release come Gingerbread - 2.3 - sono disponibili su circa il 15% degli smartphone Android. Insomma, per quanto Google negli anni abbia migliorato la situazione, c'è ancora un problema. Forse non sarà mai risolto vista la natura di Android e l'enorme diffusione.

Diversa la situazione di Apple, che ha visto l'89% dei terminali compatibili passare da iOS 6 a iOS 7. Si tratta però di un ecosistema diverso, chiuso, e come tale più facilmente gestibile. Mozilla vuole in certo senso replicare quanto fatto da Apple, senza perdere alcune delle caratteristiche "in stile Android" del suo Firefox OS. Una necessità per farsi largo nel mercato ma anche per garantire sicurezza: per un sistema operativo incentrato sugli standard del web è un punto importantissimo.