Fotocamera Samsung Galaxy S7, meno pixel più qualità

Spesso i nuovi prodotti tecnologici soddisfano bisogni che non sapevamo di avere, un modo elegante per dire che il marketing si inventa nuovi bisogni per venderci nuove risposte. Con il Galaxy S7 questo non accade: questo smartphone risponde bene a bisogni che già avevamo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La nuova fotocamera del Samsung Galaxy S7 è forse il suo aspetto migliore. Senza nulla togliere all'impermeabilità, allo slot MicroSd o ai materiali pregiati. Con il nuovo sensore BRITECELL Samsung ha fatto qualcosa che è davvero utile, e che rappresenta un vero valore aggiunto su uno smartphone top di gamma come il Galaxy S7.

Come abbiamo avuto modo di vedere infatti il Galaxy S7 può fare belle fotografie quando c'è poca luce, anzi riesce a recuperare qualche dettaglio anche praticamente al buio. Questo significa che può creare dei bei ricordi alle serate tra amici, alle feste, alle cene romantiche e in tante situazioni reali in cui ci troviamo tutti i giorni.

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Per metterla in un altro modo, Samsung risponde a un bisogno reale e concreto. Spesso invece a una novità viene abbinata una campagna di marketing fatta per convincerci di avere un nuovo bisogno, nuovi problemi e cui il nuovo prodotto può rispondere. Con il Galaxy S7 non è così: le foto di sera già le faccio; e certamente le pubblicità dello smartphone mi ricorderanno questo aspetto.

Quella di Samsung è stata la scelta giusta: anche a costo di frenare la rincorsa ai megapixel, l'azienda ha creato uno smartphone che può fare belle foto quando servono. In questo senso, un telefono che è più utile di tanti altri. Anche se magari le fotografie in pieno giorno non sono il massimo dei massimi.

Sappiamo anche che più megapixel non significa automaticamente foto migliori; non lo sanno però tutti i consumatori, e in questo senso Samsung ha fatto una scelta rischiosa e controcorrente che non era affatto scontata. Prima di Samsung ci aveva provato HTC con la tecnologia UltraPixel, ma era andata piuttosto male. Probabilmente avevano giocato troppo d'anticipo, e semplicemente la tecnologia non era ancora all'altezza delle richieste.

Samsung ha saputo attendere il momento giusto, ha aspettato di avere il sensore che serviva e un'ottica con la giusta apertura. I risultati sono ottimi, ma non vuol dire che il Samsung Galaxy S7 sia per forza il miglior telefono possibile per chi è interessato alla fotografia; e non si può trascurare il fatto che ci sono altri modelli in arrivo, come il diretto concorrente iPhone 7 o il G5 di LG.  

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In questa sede però mi preme riconoscere a Cesare quel che è di Cesare: Samsung ha fatto la scelta (commerciale) giusta, per una volta in controtendenza rispetto alle preferenze del marketing. Spero che altre aziende seguano la stessa strada, e decidano di fare qualcosa che è davvero un miglioramento utile. Non ci servono nuove soluzioni a problemi che non sapevamo di avere, ma risposte ai bisogni che abbiamo già. Come una foto con gli amici in una serata estiva.