Galaxy Note 7 può esplodere, le compagnie aeree lo vietano

Dopo la decisione di Samsung di ritirare dal mercato i Galaxy Note 7 a seguito dell'esplosione di alcune batterie, le compagnie aeree australiane Qantas, Jetstar e Virgin Australia hanno deciso di vietarne l'utilizzo e la ricarica a bordo dei propri aerei

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a cura di Alessandro Crea

A seguito dei noti problemi di combustione ed esplosione della batteria a bordo di alcuni esemplari di Samsung Galaxy Note 7, che ha portato l'azienda coreana a deciderne il ritiro dal mercato, tre compagnie aeree australiane, Qantas, Jetstar e Virgin Australia, hanno vietato ai propri passeggeri di accendere, utilizzare o ricaricare il phablet in questione a bordo. Resta invece consentito portarlo con sé, ma dev'essere comunque spento.

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Al momento la misura sembra essere stata adottata autonomamente dalle tre compagnie aeree in via del tutto precauzionale e non in risposta a eventuali obblighi imposti dall'autorità nazionale di volo.

Samsung Australia si è limitata a confermare in un comunicato di aver mantenuto i rapporti con le suddette compagnie aeree dopo la decisione, ma non chiarisce se la stessa sia stata presa di concerto oppure no. Del resto non è nemmeno da escludere che altre compagnie aeree, soprattutto operanti nei 10 Paesi in cui è stato effettuato il ritiro, possano decidere di seguire l'esempio, senza attendere le eventuali indicazioni delle autorità nazionali.

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Nel frattempo cresce l'attesa proprio in merito alle decisioni della FAA, l'agenzia federale statunitense che si occupa di disciplinare ogni aspetto dell'attività dei voli civili e che in queste ore è proprio al lavoro per definire una serie di linee guida in risosta al problema.

All'orizzonte dunque si profila un ulteriore danno d'immagine per Samsung, che con questo grave difetto dei suoi pur ottimi phablet ha fatto un enorme regalo ad Apple e ai suoi nuovissimi iPhone 7 e 7 Plus e rischia di compromettere anche l'andamento complessivo dell'anno fiscale.