Drop test, croce e delizia di tutti i produttori di smartphone, soprattutto nel caso in cui i test sono fatti in maniera scientifica, come quelli di SquareTrade, che utilizza macchinari professionali. Ne sa qualcosa Samsung che con i Galaxy S8 e S8+ lo scorso anno ebbe pessimi punteggi, che si traducono ina scarsa resistenza dello smartphone a urti e cadute. Purtroppo, nonostante le contromisure in fase progettuale, quest'anno non è andata meglio ai Galaxy S9 e S9+.
Come sempre SquareTrade ne ha testato la resistenza simulando alcune cadute tipiche, come quella frontale, posteriore, di taglio o multipla valutando anche la riparabilità del dispositivo.
A fronte di uno sforzo progettuale di Samsung, che ha aumentato lo spessore del vetro anteriore e posteriore del 20% e ha adottato il più resistente alluminio 7000 per la scocca, i risultati purtroppo sono solo marginalmente migliori rispetto ai modelli dello scorso anno: 71 e 76 su una scala che va da 0 (indistruttibile) a 100 (massimo rischio) per il Galaxy S9 e S9+, rispetto a 76 e 77 ottenuti lo scorso anno da Galaxy S8 e S8+.
Nella valutazione complessiva comunque va tenuto presente che si tratta di una media tra i punteggi specifici assegnati ai vari ambiti. I risultati delle singole cadute in effetti sono leggermente migliori rispetto a quelli conseguiti dai galaxy del 2017, che presentavano danni maggiori.
Ad abbassare la media ci ha pensato dunque soprattutto la riparabilità. Secondo i tecnici di SquareTrade infatti non ci sarebbero stati miglioramenti in questo settore rispetto agli smartphone dello scorso anno, un dato del resto già emerso nella recente analisi fatta da iFixit, che ha infatti assegnato ai nuovi smartphone lo stesso punteggio di 4 su 10 dei loro predecessori. Il risultato comuqnue resta decisamente migliore di quello ottenuto dall'iPhone X, che ha ricevuto un punteggio di 90 risultando così "l'iPhone più costoso, più fragile e meno economico da riparare di sempre".
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