Galaxy Tab 7.7 vietato in tutta Europa dai tedeschi

Samsung deve ritirare il Galaxy Tab 7.7 da tutti i 27 Stati membri dell'Unione Europea, Italia compresa. L'ha stabilito un'ingiunzione preliminare della corte d'appello di Dusseldorf. Libera vendita invece per il Galaxy Tab 10.1N, assolto dall'accusa di plagio.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il Galaxy Tab 7.7 dovrà essere ritirato dal mercato europeo. L'ha stabilito una sentenza della Corte d'appello di Dusseldorf in Germania, che ha esteso il divieto di vendita a tutti i 27 Stati membri dell'Unione Europea. Nella nota pubblicata dal giudice si legge che il tablet in questione viola un brevetto industriale sul design depositato da Apple e valido in tutta Europa, per questo la decisione del blocco, che riguarda anche il mercato italiano.

Il provvedimento è un'ingiunzione preliminare, il che significa che il processo non si è ancora svolto e il blocco delle vendite potrebbe essere revocato in caso di sentenza favorevole a Samsung.

Apple contro Samsung

L'azienda sud coreana si è detta "delusa" per la decisione del magistrato, ha ribadito che le "rivendicazioni legali [di Apple] sulla base di un brevetto generico di progettazione limitano il progresso del settore" e ha precisato che intende continuare "ad adottare tutte le misure disponibili, comprese le azioni legali, per proteggere i suoi diritti e difendersi dalle rivendicazioni di Apple così da per garantire che i prodotti rimangano in commercio in tutta l'Unione europea".

Non è da escludere che Samsung rimetta mano al progetto originario come fatto in passato con il Galaxy Tab 10.1 in modo da poter tornare a vendere il Galaxy Tab 7.7 in tempi brevi. Ricordiamo infatti che la stessa corte ha contestualmente rifiutato la richiesta di Apple di procedere con un provvedimento di blocco anche a carico del Galaxy Tab 10.1N.

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L'obiettivo di Apple in realtà era quello di bloccare il più popolare Galaxy Tab 10.1N, la versione riveduta del Galaxy Tab 10.1 che era stato bandito in Germania per un design troppo simile a quello dell'iPad. Samsung aveva apportato delle modifiche ed era tornata in commercio con il Galaxy Tab 10.1N, ma Apple non era soddisfatta.

La corte di Dusseldorf ha decretato che le modifiche apportate dalla sud coreana sono state abbastanza significative da differenziare il nuovo tablet dalla versione precedente, pertanto l'ingiunzione originale non è più applicabile.

La sentenza tedesca è evidentemente in conflitto con quella del giudice inglese Birss del 10 luglio scorso, che aveva assolto tre modelli di Galaxy Tab, fra cui il 7.7, perché non l'ha trovato "figo come l'iPad". Ora è da vedere cosa accadrà nel Regno Unito, dato che la terra di sua Maestà fa parte dell'Unione Europea a tutti gli effetti, ma il tribunale locale aveva assolto Samsung e obbligato Apple a pubblicare sul suo sito e sui quotidiani nazionali, per sei mesi, un messaggio ben visibile in cui anunncia alla popolazione che "il Galaxy Tab non è una copia dell'iPad". Quale sentenza sarà recepita?

AGGIORNAMENTI: Il giudice australiano Annabel Bennet, lo stesso che aveva concesso l'ingiunzione contro il Galaxy Tab, si è stufata della cause fra Samsung e Apple, che ha definito "ridicole" e ha invitato le parti a risolvere la diatriba brevettuale con un accordo.

Si complica invece la battaglia giudiziaria in California: stando a quanto riportato dal sito Foss Patent, Apple avrebbe chiesto a Samsung un risarcimento pari a 2,525 miliardi di dollari.

L'estratto della richiesta di risarcimento danni di Apple

Nella domanda di risarcimento si leggono i dettagli: "Samsung ha scelto di competere nei mercati smartphone e tablet copiando Apple. Le vendite illecite hanno permesso a Samsung di superare Apple e di affermarsi come il più grande produttore di smartphone al mondo. Così facendo Samsung ha raccolto miliardi di dollari in profitti e ha causato ad Apple la perdita di centinaia di milioni di dollari mediante la violazione delle sue proprietà intellettuali, con danni al 31 marzo 2012 stimati in 2 miliardi di dollari, a cui vanno aggiunti circa 500 milioni di dollari per la perdita di profitti. Apple ritiene inoltre di avere diritto a oltre 25 milioni di dollari di danni [...], per un totale complessivo di 2,525 miliardi dollari".

I calcoli sono stati fatti su queste cifre, da applicarsi a ogni prodotto precedentemente venduto da Samsung: 2,02 dollari per "overscroll bounce" (quando scorrendo una pagina si arriva alla fine e la grafica ha un effetto di rimbalzo), 3,10 dollari per le "scrolling API" (le API che consentono lo scorrimento dei contenuti sullo schermo), 2,01 dollari per il "tap to zoom and navigate" (il doppio tocco tap per ingrandire i contenuti visualizzati) e 24 dollari per l'abuso dei brevetti Apple sul design dei prodotti e dell'imballaggio.