Giustizia UE conferma il tetto al roaming estero

Le grandi aziende telefoniche Vodafone, Telefonica, T-Mobile e Orange hanno tentato di fermare in tribunale la norma europa che impone loro di calmierare i prezzi delle chiamate in roaming. Ma il giudice ha risposto picche.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La Corte di Giustizia Europea ha confermato i tetti massimi imposti alle telefonate in roaming extranazionale. Gli operatori di telefonia cellulare avevano infatti fatto ricorso contro la norma che ne regola il prezzo, ma senza successo. Il giudice ha dato ragione alla UE. Usare il cellulare all'estero deve costare meno.

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Le basi del ricorso non hanno convinto il giudice: le telco affermano che non è necessario regolare i prezzi praticati ai clienti, perché si può agire su quelli all'ingrosso. La legge Europea, secondo le aziende, viola i principi di sussidiarietà e proporzionalità, base del sistema legale europeo. In sostanza le aziende chiedevano che non s'intervenisse legalmente, lasciando che il mercato si regolasse da solo con la concorrenza.

La Comunità Europea infatti all'inizio aveva lasciato che il mercato si autoregolamentasse (Tariffe roaming: il taglio diventa realtà). In un primo momento c'era stato qualche taglio "spontaneo" da parte delle aziende. Dopo questo inizio incorraggiante però la situazione è tornata all'immobilità. Non sono stati rilevati segni di miglioramento, quindi la UE ha deciso d'intervenire.

La Commissione ha voluto tagliare direttamente i prezzi finali, perché una riduzione di quelli all'ingrosso non avrebbe garantito un vantaggio per i consumatori. La norma si è concretizzata nel marzo dell'anno scorso (UE, l'accordo sul roaming è fatto), ed è entrata in vigore poco dopo (UE, da oggi il roaming mobile costa molto meno).

Comprensibile il malumore delle aziende, che si vedono costrette a far pagare un massimo di 35 centesimi di euro al minuto per chiamare dall'estero, 11 centesimi per ricevere chiamate e 11 centesimi per SMS. Anche il traffico dati è destinato a essere regolato. La riduzione dei prezzi sarà graduale, e si concluderà l'anno prossimo.

La Commissione Europea ha ritenuto necessario l'intervento perché le singole autorità nazionali non possono intervenire sulle tariffe praticate dagli operatori esteri.  Le compagnie telefoniche avevano contestato anche questo punto, senza successo.