Gli italiani e lo smartphone, molti litigi e poco sonno

Deloitte ha presentato la Global Mobile Consumers Survey 2016, una ricerca che coinvolge 31 Paesi tra i principali al mondo, delineando le tendenze relative alle abitudini e ai comportamenti degli utenti connessi tramite mobile. Leggendolo si scopre che in Italia lo smartphone è fonte di discordia.

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a cura di Alessandro Crea

Quante volte vi sarà capitato di essere ripresi dal vostro partner perché "state sempre appiccicati a quel telefono" invece di prestare attenzione alla vita di coppia? Ebbene non preoccupatevi (si fa per dire), siete in buona compagnia: a litigare per colpa dello smartphone infatti è ben il 27% delle coppie italiane. È quanto si apprende leggendo la Global Mobile Consumers Survey 2016 presentata da Deloitte e basata su ricerche svolte in 31 dei principali Paesi mondiali, ma non è l'unica cosa interessante che emerge sul nostro modo di utilizzare - troppo e male - lo smartphone.

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Dai dati infatti risulta che, almeno una volta al mese, quasi un italiano su tre viene ripreso dai propri figli (27%) perché troppo preso dallo smartphone, elemento che vale al nostro Paese il primato di nazione europea in cui si discute più spesso a causa del cellulare. Seguono a ruota Polonia e Francia, rispettivamente con il 21% e 16% per quanto riguarda le discussioni tra le coppie, mentre l'Olanda risulta il paese dove ci si arrabbia di meno in Europa (13%).

I nostri compatrioti sostengono di trovare nello smartphone una fonte di distrazione dalla vita reale, evidentemente poco soddisfacente per molti di noi. Quasi un quarto degli intervistati (21%) usa infatti ogni giorno il telefonino per seguire le vicende dei VIP e dei protagonisti dello show business, e facendoci guadagnare così ancora una volta il primo posto in Europa per il "gossip da smartphone".

Gli italiani poi si divertono anche ad utilizzare il cellulare per giochi di realtà virtuale come Pokèmon Go (13%), per cercare l'anima gemella (3%) e tentare la fortuna con le scommesse online (2%). Con l'utilizzo dei telefoni aziendali inoltre la reperibilità diventa h24, costringendo a sacrificare tempo libero e ore di sonno per rispondere alle email, spesso anche durante la notte (83%). Il 57% delle persone in carriera controlla immediatamente il telefono al mattino, appena svegli, il 59% supera le 200 volte durante il giorno, l'80% si addormenta con il cellulare in mano.

La ricerca evidenzia anche come gli italiani si affidino ai siti tradizionali per le attività più comuni, come leggere le notizie (67%) o prenotare viaggi (61%), mentre per quelle più innovative come giocare (80%), controllare i social (72%) o cercare l'anima gemella (63%), preferiscono le app. Notevole incremento per le app di messaggistica istantanea: il numero degli intervistati che dichiara di utilizzarle è infatti cresciuto del 60%, mentre è salito del 45% il numero di coloro che accedono al profilo social mediante app.

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E per quanto riguarda la preferenza accordata a connessione mobile o Wi-Fi? A quanto pare, spinti dalla scarsa disponibilità di reti di quest'ultimo tipo, sia pubbliche che private a cui potersi connettere gratuitamente, il 52% degli italiani intervistati preferisce le reti mobili 3G e 4G al Wi-Fi (48%) assegnando al Paese un altro primato europeo. Tre le motivazioni principali di questa scelta: le migliori performance del 3G/4G, la necessità di condividere in tempo reale i video e la sempre crescente diffusione dei wearable (il 16% degli intervistati, infatti, ne possiede già uno, superando tedeschi e inglesi che si attestano entrambi al 13%). Infine, nel gradimento degli operatori di telefonia, al primo posto c'è Vodafone (32%), seguono Wind (30%), TIM (26%) e Tre (24%).