Google acquisirà la divisione smartphone di HTC?

I media asiatici sono convinti che Google sia interessata all'acquisizione della divisione smartphone di HTC. Un'operazione coerente con le recenti mosse dell'azienda taiwanese, e che consentirebbe a Big G di sfidare direttamente Samsung e Apple.

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a cura di Saverio Alloggio

Google potrebbe acquisire la divisione smartphone di HTC. È quanto emerge in queste ore da diversi report pubblicati dai media asiatici, convinti che l'operazione possa concretizzarsi a breve. Si tratta di una possibilità coerente con le recenti mosse dell'azienda taiwanese e che, tra l'altro, consentirebbe finalmente a Big G di sfidare direttamente Apple e Samsung come azienda produttrice di dispositivi mobili.

Lo scenario va analizzato sotto diversi punti di vista, al fine di poter comprendere a pieno le motivazioni che potrebbero spingere Google e HTC a completare l'operazione, per un'acquisizione che rappresenterebbe un evidente vantaggio per entrambe le aziende. Una situazione che, evidentemente, affonda le proprie radici nel tempo.

Google HTC

La situazione di HTC

Il fatto che HTC stia attraverando da anni una vera e propria crisi economica, è cosa nota. Dopo essere stata grande protagonista dei primi anni del fenomeno smartphone, l'azienda taiwanese non ha saputo tenere il passo delle diretti concorrenti, complici alcune scelte rivelatesi fallimentari, unitamente a una disponibilità finanziaria molto differente rispetto a colossi come Samsung e Huawei.

Google HTC

Nonostante le vendite incoraggianti del nuovo top gamma U11, che in meno di 1 mese sul mercato ha superato i risultati fatti registrare dai predecessori HTC 10 e One M9, l'azienda taiwanese continua a stentare negli utili netti e, soprattutto, a recuperare quota mercato. Il tutto in una scenario nel quale i brand cinesi continuano a crescere in maniera esponenziale.

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Una situazione che, nell'ultima riunione degli azionisti, ha spinto la presidentessa Cher Wang a scusarsi pubblicamente. La logica è stata quella di poter fornire risposte concrete agli investitori e infatti, proprio in questa occasione, è stato fatto un chiaro riferimento al settore della realtà virtuale.

Google HTC

La stessa Wang ha infatti prospettato la possibilità di creare una società ad hoc, ovviamente controllata dalla stessa azienda taiwanese, che possa concentrarsi sullo sviluppo di HTC Vive e di tutto l'ecosistema ad esso connesso. Non a caso, sempre all'interno dell'ultima riunione degli azionisti, è stato annunciato un investimento pari a 100 milioni di dollari per sostenere il lavoro delle start-up in ambito VR.

Un recente report di Bloomberg, di cui vi abbiamo parlato in un nostro articolo, ha evidenziato come questa possibilità sia prossima a concretizzarsi. La sensazione è che HTC abbia ormai compreso di non avere a disposizione i mezzi finanziari per risollevarsi in ambito smartphone, e sia propensa ad accumulare un vantaggio strategico in un settore ancora poco saturo come quello della realtà virtuale.

Google HTC

In tutto questo scenario, ecco incastrarsi la possibilità di vendere la divisione smartphone a Google, realtà con la quale HTC vanta un rapporto di lunga data. È stata proprio l'azienda taiwanese a commercializzare il primo dispositivo con a bordo Android, così come è stata la società a cui Big G si è rivolta per produrre lo storico Nexus One, esattamente come sta accadendo in questi ultimi due anni con i Pixel.

La situazione di Google

Non è mai facile decifrare le strategie dell'azienda di Mountain View, che molto spesso risultano essere in contraddizione. Proprio in relazione al mercato smartphone, la presentazione della gamma Pixel avvenuta lo scorso anno ha di fatto creato più dubbi che certezze.

Google HTC

Da una parte, soprattutto durante l'evento di lancio, Google ha fatto intendere di essere intenzionata a entrare direttamente nella battaglia tra le aziende produttrici di smartphone. Non a caso, i Pixel di prima generazione sono stati sostenuti, almeno negli Stati Uniti, da una campagna pubblicitaria mai vista con i Nexus.

A questo vanno aggiunti i vari accessori pensati appositamente per i Pixel (Live Cases, Cover ecc...), senza dimenticare un prodotto come Google Home, che ha dato l'impressione della volontà di Big G di creare un vero e proprio ecosistema attorno ai propri smartphone.

Google HTC

Peccato però che la commercializzazione dei Google Pixel sia proseguita a singhiozzo, specie al di fuori degli Stati Uniti. Una situazione poco comprensibile, visto il lancio avvenuto ad ottobre e la possibilità di essere protagonisti durante le festività natalizie del 2016. 

Del resto, non è la prima volta che la politica di Google in ambito smartphone risulta poco coerente. Basti pensare all'operazione di acquisizione di Motorola, ceduta successivamente a Lenovo, oppure ai problemi di reperibilità sul mercato che hanno spesso caratterizzato i Nexus.

Google HTC

Il punto è comprendere l'interesse che Google possa avere nel diventare azienda produttrice di smartphone. Big G è un'azienda che ha costruito le proprie fortune sui servizi e non sull'hardware, ed è proprio nel primo settore che si sono sempre riversati gli sforzi economici da parte di Moutain View.

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Di contro però, considerando come Android appartenga a Google, si tratta probabilmente dell'unica realtà con le potenzialità per competere con Apple e Samsung, fermo restando il duopolio nel settore dei dispositivi mobili instaurato da queste due aziende e la continua avanzata dei brand cinesi, che sarà comunque difficile da arginare.

Google HTC

Il know-how in ambito smartphone di HTC potrebbe comunque essere la chiave di volta per consentire a Google di proporsi in maniera convincente come azienda produttrice di dispositivi mobili. Le due aziende, per adesso, non hanno commentato la situazione, anche se l'evento di presentazione dei Pixel 2 potrebbe essere l'occasione giusta per fornire dettagli in merito. 


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HTC U Ultra è un phablet Android di fascia alta prodotto dall'azienda taiwanese. È caratterizzato da uno schermo da 5.7 pollici QHD accoppiato a un secondo display frontale.