A breve Google presenterà i nuovi dispositivi Nexus e forse per prepararsi alla nuova era, ha deciso di introdurre un importante cambiamento al Google Play: da oggi gli sviluppatori potranno caricare file APK ben più grandi di 50 MB, perché il limite è stato portato finalmente a 100 MB.
Se ora vi state chiedendo quale sarà la differenza per noi utenti, in realtà, per il consumatore cambierà relativamente poco. Da ora, qualsiasi applicazione inferiore ai 100 MB potrà essere scaricata in un unico file APK, invece prima un'applicazione di 80 MB era suddivisa in un file base ed un "pacchetto aggiuntivo" che veniva scaricato comunque nello stesso momento.
In realtà si tratta di un limite artificiale imposto da Google, un limite che per anni ha portato non pochi problemi agli sviluppatori che superavano di poco il limite imposto dal colosso statunitense. Per le applicazioni di grosse dimensioni, la prassi era di inserire il codice eseguibile nell'APK ed i file aggiuntivi come mappe, audio e video, nei pacchetti aggiuntivi. Per questa tipologia di applicazioni non risultava un limite problematico, discorso diverso invece per gli sviluppatori che, avendo realizzato un'applicazione anche solo di pochi Megabyte superiore al limite, dovevano necessariamente mettere di nuovo mano al codice.
Questo limite sussiste dalla nascita di Android, e nel corso degli anni, aumentando il peso medio delle applicazioni, è diventato sempre più problematico. Tuttavia, nel corso degli anni Google ha predicato bene e razzolato male: per esempio, alcune versioni di Chrome per Android raggiungevano addirittura il peso di 70 MB, senza che l'applicazione venisse suddivisa nei pacchetti aggiuntivi.
Questo cambiamento del limite ha portato anche alla modifica dell'avviso che appare nel caso di applicazioni di grandi dimensioni, ora sarà mostrato solo nel caso in cui l'applicazione abbia pacchetti aggiuntivi per un totale superiore ai 100 MB.
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