Google e il benessere digitale: filtri bellezza per i selfie disattivati di default

Google ha deciso di disattivare di default i filtri bellezza dall’app Fotocamera quando si scattano i selfie. Potrebbero avere un effetto negativo sul benessere mentale degli utenti. Dovranno essere attivati manualmente.

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a cura di Lucia Massaro

Continua l’impegno di Google per il benessere digitale. Il colosso di Mountain View ha recentemente deciso di disattivare di default i filtri bellezza dall’app Fotocamera quando si scattano i selfie. La novità è stata introdotta con i recenti smartphone di Big-G, Pixel 4A e Pixel 5. La decisione arriva in seguito a degli studi portati avanti dal gigante californiano assieme a psicologi ed esperti sull’effetto che tali filtri possono avere sul benessere mentale dell’utente.

I filtri, che ora vengono applicati automaticamente, potrebbero portare alla definizione di uno standard di bellezza con cui alcune persone potrebbero confrontarsi. Per questo, Google ha stilato delle nuove linee guida per i produttori di smartphone Android incentrate sul controllo, la trasparenza e il linguaggio utilizzato dal software.

I filtri bellezza spariranno? Assolutamente no. Per impostazione predefinita, saranno disattivati (al contrario di quanto avviene adesso) e sarà l’utente di volta in volta a decidere quale filtro applicare al proprio selfie. Se il filtro è attivo, questo sarà chiaramente indicato e Google ha eliminato ogni riferimento alla parola “bellezza”. Un aggiornamento futuro farà sì che vengano mostrate informazioni su come viene applicata ciascun filtro e quali modifiche questo apporta all’immagine.

Big-G suggerisce di utilizzare un linguaggio “neutro” che si concentri sulla descrizione (anche nelle icone) della funzione anziché far riferimento a termini come “dimagrimento” o “abbellimento” che aggiungono un giudizio e sembrano suggerire all’utente che la sua immagine necessita di miglioramenti. Come detto, tutto ciò potrebbe avere un impatto negativo sulla psiche dell’utente.

Google, infine, spera che a questa politica aderiscano anche i social network in cui proliferano le immagini, oltre ai produttori di smartphone. A condividere le nuove linee guida della società californiana c’è già Snapchat, dove la fotocamera è già priva di filtri per impostazione predefinita e l’utente deve ogni volta attivarli manualmente.

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