Google Maps per iOS e Android va offline e guadagna Uber

L'ultimo aggiornamento di Google Maps per Android aggiunge mappe offline e integrazione con Uber.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google Maps per iOS e Android ha dato una svolta rilevante con l'ultimo aggiornamento, che ha portato con sé la possibilità di scaricare mappe da usare offline. Non è ancora un concorrente alla pari di un navigatore GPS tradizionale, ma la differenza è sempre più sottile.

Con la nuova versione è infatti possibile salvarsi sul telefono solo mappe relativamente piccole, ma con una loro utilità potenziale, per quanto limitata. Il vantaggio è immediato se, per esempio, dobbiamo visitare un'area senza copertura, oppure recarci all'estero dove i costi di roaming impedirebbero di usare le mappe online. In questi casi avere i dati sul telefono risolve il problema, e ci permette di orientarci anche dove prima non avremmo potuto.

Un bel miglioramento, ma non è il caso di farsi illusioni. La mappa che si scarica è molto limitata: si può zoomare pochissimo e non si possono fare ricerche se si è offline, perché è sostanzialmente un'immagine della cartografia che abbiamo scelto. Abbiamo provato con l'area di Londra: il download è durato pochissimo, il che già suscita qualche sospetto, ma dopo aver messo il telefono in modalità aereo ci siamo trovati con una mappa del tutto inutile.  

TomTom e le altre società che fanno app di navigazione quindi possono ancora stare tranquille. Chi si muove molto e vuole mappe locali sarà loro cliente ancora per un bel po'. Comunque per Google Maps è senz'altro un aggiornamento interessante, che include anche l'assistente di corsia (solo in USA, Canada e Giappone per ora) per chi usa la navigazione alla guida e dell'integrazione con Uber, il servizio di noleggio auto che fa arrabbiare i tassisti del mondo. L'applicazione Google Maps potrà comunicare direttamente con quella di Uber, se installata.

Google Maps è oggi un'app ancora migliore di quel che era, una di quelle che vale davvero la pena di tenere installate sul telefono anche se magari non la si usa molto spesso. Il costi di roaming sono un problema particolarmente serio per un'applicazione come questa - pensata proprio per chi si allontana da casa - ma con un po' di fortuna le politiche UE andranno a buon fine e, almeno nel Vecchio Continente, presto potremo usare lo smartphone all'estero come a casa. Speriamo.