L'universo degli smartphone Android si prepara a un'evoluzione significativa con l'arrivo della serie Pixel 10 di Google, che introduce finalmente il supporto per lo standard di archiviazione UFS 4.0, tecnologia già adottata dalla concorrenza da diversi anni.
Questa scelta rappresenta un cambio di rotta importante per l'azienda di Mountain View, che dal lancio della serie Pixel 6 nel 2021 aveva mantenuto il precedente standard UFS 3.1, nonostante i dispositivi flagship della concorrenza fossero già migrati alla versione più avanzata. Il ritardo accumulato da Google in questo settore ha suscitato non poche perplessità tra gli esperti del settore, considerando che molti competitor avevano già effettuato la transizione entro il 2023. Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica.
Il salto tecnologico che mancava
La differenza tra i due standard di archiviazione non è trascurabile dal punto di vista delle prestazioni. Mentre lo standard UFS 3.1 utilizzato finora da Google supporta velocità di lettura di 2.100 MB/s e di scrittura di 1.200 MB/s, il nuovo UFS 4.0 raddoppia praticamente queste cifre, raggiungendo i 4.200 MB/s in lettura e i 2.800 MB/s in scrittura. Oltre al miglioramento delle prestazioni pure, la tecnologia più recente offre anche un'efficienza energetica superiore, aspetto cruciale per l'autonomia della batteria.
L'impatto di questo upgrade si traduce in un'esperienza utente più fluida e reattiva. Ogni operazione che compiamo sui nostri dispositivi, dal caricamento delle applicazioni al salvataggio delle foto, implica infatti operazioni di lettura o scrittura sulla memoria interna, rendendo la velocità di archiviazione un fattore determinante per le prestazioni complessive del sistema.
Innovazioni esclusive per i modelli Pro
Google ha riservato un'ulteriore sorpresa per i modelli di fascia alta della nuova generazione. I dispositivi Pixel 10 Pro, incluse le varianti XL e Fold, integreranno nelle configurazioni da 512GB e superiori una tecnologia denominata "Zoned UFS". Questa implementazione esclusiva suggerisce l'intenzione di Google di differenziare maggiormente l'offerta tra i modelli standard e quelli premium. Purtroppo queste varianti sono esclusiva USA.
Stando a Google, zUFS è una nuova evoluzione della tecnologia di memoria flash che migliora l'efficienza e le prestazioni di archiviazione. Si basa sullo standard Universal Flash Storage (UFS) esistente, incorporando il concetto di “zone”. Queste zone consentono allo smartphone di specificare diverse aree all'interno del supporto di archiviazione per memorizzare vari tipi di dati. Questo approccio mirato al posizionamento dei dati ottimizza il trasferimento dei dati tra il sistema operativo e l'archiviazione, offrendo numerosi vantaggi agli utenti.
Il chip Tensor G5 che alimenta l'intera serie Pixel 10 lavorerà in sinergia con il nuovo sistema di archiviazione, promettendo un incremento generale delle prestazioni. Questa combinazione dovrebbe tradursi in tempi di avvio delle applicazioni ridotti, trasferimenti di file più rapidi e una maggiore reattività del sistema operativo Android in tutte le operazioni quotidiane.
Attenzione alla variante scelta
La decisione di Google di adottare finalmente lo standard UFS 4.0 rappresenta un passo necessario per rimanere competitiva nel mercato degli smartphone premium. Tuttavia, non tutti i modelli di Pixel 10 utilizzano tali memorie veloci.
Tutti i Pixel 10 (Pro e non) esistenti con taglio di memoria da 128GB utilizzano ancora le più vecchie e datate memorie UFS 3.1. La scelta probabilmente è dovuta alla poca disponibilità o al costo dei moduli da 128GB di tipo UFS 4.0. A questo punto, però, non aveva più senso far partire tutti i modelli da 256GB?
Il rischio che le prestazioni percepite con i modelli con meno memoria siano inferiori è concreto.