Google, schiaffo ad Apple rivoluzionando i pagamenti in-app

Google permette l'utilizzo sul Play Store di sistemi di pagamento diversi da quelli proprietari. La "rivoluzione" parte da Spotify.

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a cura di Rossella Pastore

Google apre il Play Store a sistemi di pagamento diversi da quelli proprietari della piattaforma: d'ora in poi, gli utenti di app come Spotify potranno effettuare i loro acquisti tramite sistemi di fatturazione di terze parti, che andranno ad aggiungersi a quello del Play Store con la possibilità di non sottostare obbligatoriamente alle commissioni sugli incassi imposte da Google.

La società ha iniziato a testare il nuovo metodo di pagamento in collaborazione con un numero ristretto di sviluppatori, su tutti quelli di Spotify, la prima app ad aver abilitato la scelta di altre piattaforme per il saldo degli abbonamenti.

Di seguito il comunicato stampa di Google:

Le app mobili hanno trasformato le nostre vite. Siamo onorati del ruolo che Google Play ha giocato negli ultimi 10 anni in questa trasformazione globale. Non saremmo qui se non fosse per la stretta collaborazione con i nostri sviluppatori. Recentemente è emersa una discussione sulla scelta di fatturazione all'interno degli app store. Accogliamo con favore questa conversazione e oggi vogliamo condividere un entusiasmante programma pilota su cui stiamo lavorando in collaborazione con gli sviluppatori del Play Store. Abbiamo costruito il sistema di fatturazione di Google Play secondo i più alti standard di privacy e sicurezza, in modo che gli utenti possano essere sicuri che i loro dati di pagamento sensibili non siano a rischio quando fanno acquisti in-app.

Pensiamo che gli utenti debbano continuare ad avere la possibilità di utilizzare il sistema di fatturazione di Google Play quando installano un'app ma pensiamo anche che sia fondamentale che i sistemi di fatturazione alternativi soddisfino standard di sicurezza altrettanto elevati nel proteggere i dati personali degli utenti e le informazioni finanziarie sensibili. Sulla base del nostro recente annuncio, ovvero della possibilità di avere un sistema di fatturazione aggiuntivo affiancato alla fatturazione di Play per gli utenti in Corea del Sud, annunciamo oggi che esploreremo la fatturazione a scelta dell'utente anche in altri paesi selezionati.

Resta da capire come Google perfezionerà la nuova esperienza di pagamento a livello di interfaccia grafica e di sicurezza e privacy. Di sicuro lo switch non sarà immediato: al momento, si vocifera che la prima versione di Spotify "rinnovata" arriverà soltanto alla fine del 2022.

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