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a cura di Saverio Alloggio

Honor Magic 2 sarà equipaggiato con una batteria al grafene. A confermarlo Xiong Junmin, vice Presidente dell'azienda cinese. Si tratta di una notizia che aumenta ulteriormente l'attesa attorno a questo dispositivo, la cui esistenza è stata confermata, a sorpresa, nel corso dell'IFA di Berlino 2018.

Qui su Tom's Hardware ci siamo occupati tante volte del grafene. Si tratta di un materiale unico nel suo genere, che in ambito smartphone potrebbe potenzialmente eliminare il problema dell'autonomia. Del resto, chi più chi meno a seconda del dispositivo, un pò tutti in questi anni ci siamo abituati a portarci dietro caricabatterie e powerbank.

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Quali sarebbero i vantaggi di una batteria in grafene? Innanzitutto, la durata nel tempo, visto che si riuscirebbe a mantenere il 70% della capacità originaria dopo 2.000 cicli di ricarica. In secondo luogo la dissipazione del calore, garantita dalle proprietà fisiche che rendono il materiale particolarmente adatto a questo scopo. Due aspetti che possono rivelarsi cruciali nel settore dei dispositivi mobili, ma non è tutto.

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Numerose ricerche hanno inoltre dimostrato che le batterie al grafene potrebbero garantire una durata della carica nettamente superiore rispetto a quelle agli ioni di litio, attualmente le più diffuse nei prodotti di elettronica. In tal senso, gli scienziati della University of Central Florida hanno realizzato un prototipo di batteria con questo materiale, capace di garantire un'autonomia allo smartphone 20 volte superiore rispetto agli standard attuali. Praticamente una settimana intera lontani dalla presa elettrica, il tutto con tempi di ricarica brevissimi (addirittura di pochi secondi).

Attorno a questo particolare materiale da tempo si sono sviluppate startup e progetti di vario tipo con l'obiettivo di sfruttarne a pieno le peculiarità. È costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio (avente cioè uno spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo) e presenta la resistenza meccanica (massimo sforzo in grado di essere sopportato prima della rottura) del diamante e la flessibilità della plastica.

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Nel caso di Honor Magic 2 i dettagli sono ancora pochi per poter tirare le somme. Non è chiaro in che modo sarà implementata la batteria al grafene e quali vantaggi concreti garantirà. Si tratta però di un primo importante passo verso un nuovo concetto di autonomia applicato ai dispositivi mobili.

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In ogni caso, sarà comunque uno smartphone interessante anche prescindendo dalla batteria. La parte frontale sarà infatti interamente occupata dallo schermo che, grazie alla curvatura sui bordi, creerà un'unica superficie con la parte posteriore. E poi ci sarà il Kirin 980, il nuovo processore di casa Huawei in grado di giocarsela alla pari, almeno sulla carta, con l'A12 Bionic di Apple implementato nei nuovi iPhone XS, XS Max e XR. Staremo a vedere.


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