HTC combatte il cancro con reti di smartphone Android

Si chiama HTC Power To Give ed è un'iniziativa per portare il calcolo distribuito sugli smartphone Android. Sulla base del sistema BOINC HTC vuole risolvere i mali del mondo sfruttando la potenza dei telefoni, di anno in anno sempre maggiore.

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a cura di Manolo De Agostini

HTC ha presentato HTC Power To Give, una nuova iniziativa volta a creare un supercomputer sfruttando la potenza di elaborazione collettiva degli smartphone Android. Attualmente in versione beta (scaricabile dal Play Store), HTC Power To Give si propone di coinvolgere gli utenti Android a donare la potenza di calcolo inutilizzata dei propri smartphone a sostegno di un progetto volto a rispondere ad alcune delle più grandi domande delle società.

Una piattaforma volontaria di calcolo che affronterà temi importanti come la lotta contro il cancro, l'AIDS e il morbo di Alzheimer, ma anche il bisogno di assicurare acqua potabile per ogni bambino del pianeta e la ricerca di altre forme di vita.

HTC Power to Give, sviluppato in collaborazione con il Dott. David Anderson dell'University of California di Berkeley e quindi basato sul sistema BOINC (Berkeley Open Infrastructure for Network Computing), punta a grandi numeri. "Un milione di smarthphone HTC One connessi al servizio di HTC Power to Give, sarebbero in grado di fornire una potenza di elaborazione simile a quella di uno dei 30 supercomputer del mondo (pari a un PetaFLOP)", afferma l'azienda taiwanese.

Questo porterebbe a una riduzione drastica dei cicli di ricerca per quelle organizzazioni che altrimenti impiegherebbero anni ad analizzare lo stesso volume dati e potrebbe condurre a importanti passi avanti, di settimane, mesi, anni o addirittura decenni, nelle scoperte in campi vitali della ricerca. 

Per fare un esempio, uno dei programmi disponibili al momento del debutto di HTC Power To Give è il World Community Grid di IBM, che offre a chiunque l'opportunità di far progredire la scienza donando la potenza di calcolo inutilizzata del proprio computer, smartphone o tablet alla ricerca umanitaria. A oggi, i volontari World Community Grid hanno contribuito a donare a favore di ricerche d'avanguardia l'equivalente di 900.000 anni di tempo di elaborazione.

"Abbiamo spesso usato le innovazioni tecnologiche per portare cambiamenti nel settore della telefonia mobile, ma grazie a questo programma compiamo un ulteriore passo in avanti. […] Abbiamo considerato l'impatto che potrebbero avere solo un milione di HTC collegati al progetto Power To Give; tuttavia gli analisti stimano che, solo nel 2013, siano stati consegnati oltre 780 milioni di telefoni Android. Immaginate la differenza che potremmo fare per il futuro dei nostri figli se solo una parte di questi utenti Android donassero parte della propria potenza di calcolo inutilizzata per aiutarci a trovare risposte alle domande che interessano tutti noi", ha dichiarato Cher Wang, Chairwoman di HTC.

HTC Power To Give elaborerà i dati quando lo smartphone sarà sotto carica e connesso a una rete Wi-Fi (per permettere all'app di funzionare lo smartphone dev'essere in carica e la capacità della batteria al 90%). La versione Beta di HTC Power To Give è inizialmente compatibile con la famiglia HTC One, HTC Butterfly e HTC Butterfly S. L'intento di HTC è rendere l'app disponibile al download anche per altri smartphone Android nel giro di 6 mesi, a seguito dei progressi del test Beta.