HTC e Samsung barano: smartphone esclusi dal 3DMark

Futuremark ha deciso di escludere dai punteggi del 3DMark i terminali che cambiano comportamento con il suo benchmark in azione, entrando in una modalità ad alte prestazioni che non si raggiunge nell'uso quotidiano. I prodotti di HTC e Samsung sono i primi a essere messi al bando.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Lo smartphone bara per raggiungere migliori punteggi nei benchmark? Futuremark lo caccia dalle classifiche del 3DMark. È quello che è successo nelle scorse, ed è un tema che ritorna in auge dopo che a inizio ottobre le ottimizzazioni per figurare meglio nei test avevano sollevato un polverone, chiamando in causa prima Samsung e poi molti altri produttori.

Futuremark ha rilasciato una nota stampa in cui mette in chiaro la sua decisione di escludere alcuni prodotti - con sistema operativo Android - dalle classiche. "Le persone si affidano ai benchmark di Futuremark per produrre risultati accurati e imparziali. Ecco perché abbiamo regole chiare per i produttori di hardware e gli sviluppatori software che specificano come una piattaforma può interagire con il nostro software di test. In poche parole, un dispositivo deve far girare i nostri benchmark senza modifiche, come se si trattasse di qualsiasi altra applicazione".

"Quando un dispositivo è sospettato di infrangere le nostre regole viene tolto dalla classifica. I punteggi 3DMark dei dispositivi rimossi non dovrebbero essere usati per il confronto tra prodotti. I dispositivi eliminati dalla classifica appaiono come non classificati e senza punteggi, nella parte inferiore del 3DMark Device Channel e del Best Mobile Devices sul nostro sito web".

Andando a controllare si scopre come ai piedi della classifica siano finiti prodotti di HTC e Samsung. Nello specifico troviamo HTC One, HTC One Mini, Samsung Galaxy Note 10.1 2014, Samsung Galaxy Note III - i due prodotti dell'azienda sudcoreana in diverse declinazioni. Futuremark non è la prima a combattere questo malcostume dei produttori di smartphone, anche AnTuTu aveva agito tempo fa con AnTuTu X, una versione in grado di sfuggire al rilevamento degli smartphone e quindi impedendo che certi meccanismi di cheating entrassero in moto.

Un tempo erano i produttori di schede video per PC a ottimizzare i driver per 3DMark, ora la questione si è spostata nel mondo mobile. Ed è una cosa davvero deprimente, perché se una scheda video oggettivamente vive di migliori prestazioni della concorrenza per crearsi un seguito (e comunque questo non giustifica eventuali alterazioni), smartphone e tablet si acquistano per l'esperienza che offrono, come sono fatti, se hanno lo schermo piccolo o grande, non per 100 punti di differenza in un benchmark.

Sì, ci sono gli "invasati" (in senso buono, eh) anche di queste cose, ma sono una minoranza, ma una minoranza che deve essere comunque tutelata dal fare un acquisto senza temere di prendere una cantonata. Insomma, che i produttori di concentrino sulle cose che contano e perdano meno tempo su queste frivolezze, gliene saremmo tutti grati, noi in primis che i test li facciamo tutti i giorni per dare ai nostri lettori una corretta informazione.