HTC non può sparare a Apple con i brevetti di Google

L'International Trade Commission ha respinto cinque brevetti che HTC stava cercando di usare per trascinare Apple davanti al giudice. Li aveva presi in prestito da Google apposta per l'occasione, ma il giochetto non ha funzionato.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

HTC è nei guai nel processo contro Apple e non potrà contare sull'aiuto di Google come aveva sperato. L'International Trade Commission (ITC) ha infatti rigettato cinque degli otto brevetti per i quali HTC accusava Apple di uso indebito. Si tratta delle proprietà intellettuali che lo scorso anno gli aveva "prestato" Google per trascinare Apple in tribunale e rispondere all'attacco sferrato dalla stessa Apple con precedenti denunce che risalivano al 2010.

Per ora Apple è salva: HTC non può usare i brevetti Google per accusarla

Anche se la documentazione con le motivazioni dell'ITC non è stata divulgata, in questo caso particolare il giochetto dei brevetti in prestito non è stato accettato per "mancanza di legittimazione". In sostanza, negli Stati Uniti è necessario possedere un livello minimo di diritti di proprietà di un brevetto per poterlo usare in tribunale per accusare qualcuno di violazione. In questo modo si evita che chi ha solo le licenze d'uso possa lucrare.

###old710###old

Evidentemente i legali di Google e HTC non avevano fatto bene i conti e nel "prestito" si erano dimenticati il cavillo legale, che comunque doveva essere abbastanza grave per portare l'ITC a rigettare le proprietà intellettuali così come presentate. Non è da escludere che la Commissione abbia voluto dare un taglio sul nascere a un vizietto pericoloso se adottato su larga scala per fomentare la guerra dei brevetti.

A questo punto HTC può ricorrere in appello, e non è da escludere che lo faccia dopo avere sottoscritto con Google un accordo più blindato che gli consenta di tenere in gioco anche i cinque brevetti in questione. Il nodo che resta da sciogliere è se Google sarà disposta a rinunciare alla maggior parte dei suoi diritti pur di fornire ad HTC le munizioni per sparare contro Apple: un'eventualità da tenere d'occhio, perché potrebbe segnare l'andamento della guerra dei brevetti nei prossimi mesi.