IBM regina dei brevetti, Apple ne ha pochi ma abbaia forte

L'ufficio brevetti statunitense ha pubblicato la classifica delle aziende che hanno depositato il maggior numero di proprietà intellettuali nel 2011. IBM è prima per il diciannovesimo anno consecutivo, Apple solo trentanovesima. HP e Intel escono dalla top 10, Microsoft tiene duro, ma sono le aziende asiatiche a fare la parte del leone.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

Per il diciannovesimo anno di fila IBM è l'azienda che ha depositato il numero di brevetti più elevato in un solo anno nel settore dell'information technology. Big Blue ha depositato 6.180 brevetti, con un incremento del 5 percento rispetto ai 5.896 registrati nel corso del 2010. Al secondo posto fra le aziende più prolifiche c'è Samsung, con 4.894 brevetti, seguita da Canon (2.821), Panasonic (2.559), Toshiba (2.483), Microsoft (2.311), Sony (2.286), Seiko Epson (1.533), Hon Hai Precision Industry (1514) e Hitachi (1.465).

Quanti brevetti hai?

HP (1.308) e Intel (1.244) sono scivolate fuori dalla top 10 stilata dall'IFI Claims Patent Services, e si sono posizionate rispettivamente in quattordicesima e sedicesima posizione. È interessante notare che Apple è solo al trentanovesimo posto, con 676 brevetti, ma nonostante questo è l'azienda IT che nel 2011 ha dato più da lavorare a giudici e avvocati per denunce di violazione di proprietà intellettuali. La sua modesta manciata di brevetti ha così grande peso nella fabbricazione di dispositivi informatici, o Cupertino si sente come il cagnolino che abbaia all'impazzata davanti a un alano?

Quel che è certo è che la recente riforma del sistema brevettuale statunitense non ha messo un freno al tourbillon ormai fuori controllo delle denunce, a volte dettate da motivi futili. Anzi, la sensazione è che in alcuni casi le leggi di mercato e di libera concorrenza debbano piegarsi al "patent trolling", a discapito dei consumatori. C'è da togliersi tanto di cappello davanti a IBM, che in materia di brevetti è un colosso inavvicinabile, ma che da gran signora si è tenuta fuori da quelle che sembrano ogni giorno di più le guerre dei peones.

La prima parte della classifica IFI - Clicca per ingrandire

I dati divulgati dall'ufficio brevetti non confortano su una possibile conclusione delle schermaglie: nel 2011 lo US Patent and Trademark Office ha emesso nel complesso (contando anche le aziende extra settore) 224.505 brevetti, ossia il 2% in più rispetto al 2010.

Questo non vuol dire che siamo contro la proprietà intellettuale, se contiene vera innovazione. A fare man bassa di brevetti sono state le aziende orientali, che evidentemente hanno capito come funziona il sistema e non vogliono essere da meno delle aziende stelle e strisce.

Lo conferma Mike Baycroft, amministratore delegato di IFI, che spiega: "le aziende globali, e soprattutto quelle asiatiche, stanno rastrellando brevetti negli Stati Uniti a un ritmo vertiginoso, tant'è vero che otto dei primi dieci classificati del 2011 sono asiatici".

"Questo non vuol dire che le aziende statunitensi hanno perso la loro verve per la produzione di brevetti", ma ci sono alcune grandi realtà che nel 2011 hanno registrato meno brevetti del 2010, fra cui Cisco, HP, Intel, Microsoft e Oracle. Samsung sta invece incrementando vertiginosamente il numero dei brevetti depositati, di pari passo con Apple, che nel 2011 ha superato del 20% le registrazioni dell'anno precedente. Speriamo si tratti di alta tecnologia e non di aria fritta.