Il cyber-casco dell'F-35 è pronto: realtà aumentata 3D

Lockheed Martin sta ricevendo i primi caschi a realtà aumentata per i nuovi F-35. Si tratta di una tecnologia chiave per il pilotaggio e la gestione dei velivoli. Si parla di realtà aumentata 3D.

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a cura di Dario D'Elia

I primi caccia Lockheed Martin F-35 stanno iniziando a ricevere i caschi a realtà aumentata più avanzati del mondo: gli F-35 Gen III Helmet Mounted Display System (HMDS) realizzati dalla Rockwell Collins. Rappresentano una delle peculiarità di questo discusso nuovo aereo da combattimento, che l'Italia per altro ha ordinato in 90 unità. Nello specifico 60 convenzionali F-35A e 30 F-35B a decollo corto e atterraggio verticale.

Gen III Helmet Mounted Display System

Il cyber-casco ha avuto un gran numero di problemi in fase di sviluppo, soprattutto a livello di software. La questione di fondo è che rispetto ai prodotti attualmente presenti sul mercato, vanta funzionalità di realtà aumentata 3D all'avanguardia. Non solo mostra al pilota i classici dati di navigazione e attacco sull'head-up display ma anche una vera esperienza di realtà virtuale rendendo invisibili le infrastrutture dell'aereo.

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In pratica il pilota volgendo lo sguardo a 360° ha una visione chiara dell'ambiente circostante, quasi come se fosse sull'aereo trasparente di Wonder Woman. Per ottenere questo risultato l'F-35 è stato attrezzato da Rockwell Collins ESA Vision Systems International (joint venture di Rockwell Collins e Elbit Systems) di 6 videocamere ad alta risoluzione e infrarosso che compongono il Distributed Aperture System (DAS). Ovviamente è possibile anche la visione al buio.

Copckit F-35

Il casco è considerato essenziale per la plancia comandi (cockpit) anche perché l'interazione può essere gestita vocalmente.  Ecco spiegato il costo di circa 600.000 dollari per ogni esemplare, integrazione software con l'aereo esclusa. Lockheed Martin però spera che partita la produzione in massa i costi scendano.

Ad ogni modo i problemi di jitter che causavano una sorta di ondulazione della grafica quando l'aereo veniva colpito da vento o attraversato da vibrazioni sono stati risolti. Anche la latenza tra gli spostamenti del capo e l'aggiornamento video è stata ridotta: prima i piloti erano soggetti a nausea come avveniva con i primi caschetti di realtà virtuale.

Insomma, dovrebbero funzionare. In caso contrario Oculus Rift?