Il primo iPhone? Un frutto del livore di Jobs per Microsoft

Scott Forstall, uno dei papà di iOS, ha svelato un inedito retroscena legato a Steve Jobs e relativo alla nascita di iPhone. Tutto ruoterebbe attorno all'antipatia personale del compianto CEO nei confronti di un manager Microsoft.

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a cura di Saverio Alloggio

La nascita di iPhone potrebbe essere stata spinta dall'antipatia personale di Steve Jobs nei confronti di un manager Microsoft. L'incredibile rivelazione arriva direttamente da Scott Forstall, uno dei papà di iOS, oggi non più dipendente Apple, che ha rilasciato una dichiarazione a margine di un evento al Computer History Museum di Mountain View.

Si tratta del primo intervento pubblico di Forstall dopo aver lasciato l'azienda di Cupertino il 29 ottobre 2012. Ha ricoperto fino a quella data la carica di vicepresidente della sezione "Software" per iPhone, dunque una figura chiave nello sviluppo dello smartphone della Mela, che ha lavorato a stretto contatto con Steve Jobs.

Scott Forstall Steve Jobs
Scott Forstall

I fatti sarebbero questi. Prima ancora che l'iPhone fosse nei piani di Apple, l'azienda di Cupertino era al lavoro su un dispositivo di grandi dimensioni completamente touch-screen, ovviamente da controllare con le dita attraverso la tecnologia capacitiva. Dunque, secondo quanto dichiarato da Forstall, sarebbe stato l'iPad ad arrivare per primo sul mercato rispetto al "melafonino".

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In tutto questo però, ecco incastrarsi il difficile rapporto tra Steve Jobs e questo misterioso manager Microsoft, il cui nome non è stato rivelato. Si tratterebbe del marito di un'amica della moglie dell'ex CEO Apple, che quindi era spesso costretto a dover trascorrere del tempo con questa persona.

Steve Jobs Scott Forstall
Steve Jobs

"Tutto è iniziato perché Steve odiava questo manager Microsoft, tant'è che ogni volta che doveva interagire con lui, tornava incavolato nero. Il punto è che lui continuava a rinfacciare a Jobs che avrebbero conquistato il mondo con i loro nuovi tablet controllabili attraverso un pennino. Un lunedì Steve è tornato in ufficio imprecando e dicendoci che dovevamo fargli vedere come si faceva sul serio".

A quel punto, Jobs avrebbe chiesto agli ingegneri del team software e hardware di ripensare completamente le dimensioni del dispositivo, rendendolo più piccolo. Da li sarebbe nata l'idea di immettere sul mercato uno smartphone con touch-screen capacitivo, l'iPhone appunto. Una storia che potrebbe sembrare quasi surreale, ma che di fatto svelerebbe solo uno dei tanti retroscena su Steve Jobs.

Steve Jobs Scott Forstall
iPhone 4

Non ci sono dubbi sul fatto che la genialità imprenditoriale di questo individuo è stata spesso accompagnata da comportamenti al limite. Basti pensare al famoso caso dell'antennagate di iPhone 4, per il quale si narra che Jobs licenziasse quasi in maniera casuale ogni ingegnere che incontrava la mattina in ascensore per raggiungere il proprio ufficio.

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Una leggenda mai confermata, ma che rappresenta solo uno dei tanti episodi quantomeno singolari legati a questa figura così carismatica, che hanno senza dubbio contribuito ad alimentarne la fama anche dopo la prematura scomparsa. Il punto sarebbe adesso quello di comprendere la veridicità o meno di quanto raccontato da Forstall.

Steve Jobs Scott Forstall
Steve Jobs e Scott Forstall durante un Keynote

Non ci sono dubbi sul fatto che Forstall sia una figura di assoluto spessore, non certamente una fonte anonima come ce ne sono tante sul Web. Inoltre, vista la carica ricoperta in Apple, è certo che lavorasse a stretto contatto con Steve Jobs e che fosse coinvolto in maniera diretta nella creazione della prima generazione di iPhone.

Di contro però l'addio tra Apple e Forstall è stato quantomeno burrascoso. Tutto è nato in seguito all'integrazione in iOS 6 dell'applicazione proprietaria Mappe, che inizialmente presentava importanti problemi di ottimizzazione. Una leggerezza che l'azienda di Cupertino non ha mai perdonato. Sulla vicenda è intervenuto, all'epoca, lo stesso Tim Cook:

"L'unica cosa che facciamo è integrare hardware, software e servizi in modo tale che la maggior parte dei consumatori non inizino più a differenziarsi. Quindi, come possiamo continuare a fare tutto questo per portarlo ad un livello superiore? Scott Forstall dovrebbe eccellere nella partecipazione. Solo così i cambiamenti ci porteranno ad un gradino più in alto".

Steve Jobs Scott Forstall
Tim Cook, attuale CEO Apple

Tim Cook ha parlato, in quel momento, di una leggerezza nell'idea di collaborazione con gli altri componenti del team, al fine di giustificare il licenziamento di Forstall. Una situazione certamente complessa, ma che certifica come l'addio sia stato tutt'altro che pacifico, al di la delle semplici dichiarazioni ufficiali.

In ogni caso, l'episodio narrato da Forstall in merito alla nascita dell'iPhone è stato riportato da altre testate autorevoli, prima fra tutte The Guardian. È evidente dunque come ci siano elementi concreti che fanno propendere verso un aspetto di veridicità di questa vicenda. Come sempre però, sta a voi farvi un'idea.


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