Il tablet è un ottimo strumento per scrivere qualche mail o leggere dei contenuti, ma per lavorare davvero non è ancora ancora un sostituto del PC. A dirlo non è un utente qualsiasi, ma Bobbi Dangerfield, vice presidente vendite mondiali di Dell, che in un'intervista con Laptopmag.com riporta alla ribalta uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi mesi: i tablet con Windows 8 sono meglio dei prodotti Android e iOS per produrre contenuti?
Ci saremmo aspettati che almeno le aziende impegnate nella produzione di tablet con Windows 8 appoggiassero la causa di Microsoft, ma evidentemente non è così. Anzi, secondo Dangerfield i PC nel 2014 continueranno ad essere i prodotti chiave, e persino gli ultrabook 2 in 1 sono ancora un "work in progress".
Bobbi Dangerfield
E dire che a detta dell'azienda il Venue Pro 8 da 8 pollici, un tablet con Windows espressamente indirizzato a professionisti e aziende, sta superando le aspettative di vendita. Chi lo compra quindi è fesso? No, è semplicemente avanti. "Piace ai clienti perché il sistema operativo Windows è facilmente gestibile dal reparto IT, e offre maggiore sicurezza rispetto ai sistemi concorrenti".
Però la gente non è pronta per usarlo per lavorare. "I miei figli fanno cose con i loro smartphone che io riesco a fare solo con il computer. Quando la nuova generazione entrerà nelle aziende i prodotti mobili come smartphone e tablet aumenteranno. Ma per ora si usano ancora di più i PC".
La chiave di lettura quindi è che l'utilità di un tablet non si misura dalle caratteristiche del tablet, ma dall'utente. Chi usa il tablet è giovane e dinamico, chi ha il notebook è vecchio e non tiene il passo con i tempi. Voi che utenti siete?