La decisione di Apple di abbandonare i chip grafici mobile di Imagination Technologies (nell'arco di 15 - 24 mesi) per i SoC mobile è stata una mazzata per il progettista inglese. Le commesse della casa di Cupertino ammontano per la metà del fatturato dell'azienda, che quindi si trova a dover riprogettare il proprio futuro.
In queste ultime settimane Imagination ha bussato alla porta di Apple per discutere di potenziali accordi commerciali alternativi all'attuale intesa, ma i progressi non sono stati soddisfacenti. L'azienda ha infatti comunicato di aver avviato una "procedura di risoluzione delle controversie nell'ambito del contratto di licenza, al fine di raggiungere a un accordo tramite un processo più strutturato".
Cosa ciò significhi nel concreto e quali saranno gli sviluppi se questo processo non dovesse andare in porto non è chiaro, ma il progettista inglese non intende perdere Apple senza lottare.
Nel frattempo, Imagination ha annunciato che l'azienda verrà "rifocalizzata" attorno al business delle GPU. A tal fine saranno messi in vendita gli altri business, nel concreto le CPU MIPS e le soluzioni di connettività Ensigma. Imagination, in pratica, ammette di aver fallito nel diversificare la propria offerta.
MIPS fu acquisita nel 2012, mentre Ensigma è parte dell'azienda dall'inizio del millennio. Al momento Imagination non ha dichiarato quanto vorrebbe ricavare dalla vendita delle due divisioni, né se ci sono potenziali acquirenti, ma reputa i due business in salute.
MIPS, in particolare, è un'architettura diffusa da tempo in ambito embedded (networking, DTV/STB, IoT) e gode di supporto Android. Le soluzioni MIPS trovano spazio anche nell'automotive, per esempio sono usate nelle soluzioni di Mobileye (acquistata da Intel).
Sembra strano che Imagination si focalizzi sul business delle GPU proprio quando Apple si appresta a darle il benservito, ma l'azienda vuole "ripartire" proprio da quello che sa fare meglio.
"Consideriamo le soluzioni PowerVR ben posizionate nei settori mobile, automotive, in quello dei set top box e nei mercati in rapida crescita della realtà virtuale e aumentata, con potenzialità di sfruttare gli investimenti in intelligenza artificiale nel medio termine. Continueremo a fare gli adeguati investimenti nel business PowerVR".
Ritenendo difficile che Apple torni sui propri passi (a Cupertino hanno la testa dura), il destino del progettista inglese è quindi legato ai futuri accordi di licenza con gli altri attori del settore mobile e ai nuovi mercati emergenti dove le PowerVR possono trovare spazio.