Instabook, lo Shazam dei libri è un'app tutta italiana

Instabook è un'interessante app che consente di trovare un libro a partire da una frase, ideata da tre giovani ingegneri italiani.

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a cura di Alessandro Crea

Tre giovani ingegneri italiani originari di Cosenza, Andrea Spostato, Ronny Meringolo e Angelo Ragusa, che nel 2012 hanno fondato la ARAndroid, sono dietro all'interessante progetto Instabook, una sorta di Shazam dedicato ai libri. L'app infatti consente di risalire da una citazione al libro che ne è la fonte.

In un Paese in cui si legge sempre meno scegliere di realizzare un'app come Instabook potrebbe sembrare un azzardo ma a ben guardare c'è più di un motivo valido per farlo. Sul Web e in particolare sui social, le citazioni si sprecano e non sempre l'utente si prende la briga di citare l'autore della frase con cui vuole abbellire la propria bacheca. Da questo punto di vista dunque Instabook potrebbe essere visto addirittura come un'occasione per riscoprire i libri partendo dai social.

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Il funzionamento è assai semplice: una volta avviata l'app basterà infatti digitare la frase e avviare la ricerca. Instabook restituirà i risultati in ordine di pertinenza. L'interfaccia è gradevole e curata e i risultati sono forniti come altrettante schede che offrono anche una sinossi dei singoli libri. Inoltre, sempre restando all'interno dell'app, è possibile procedere eventualmente all'acquisto del libro desiderato.  

L'app comunque è ancora giovane ed ha bisogno di essere messa ulteriormente a punto. Come ci ha spiegato ad esempio Ronny Meringolo, attualmente sfrutta il motore di Google Libri, che però propone i titoli per pertinenza e non per popolarità. Questo significa che, se cercate ad esempio "quel ramo del lago di Como", se esiste un libro con quello stesso titolo, riceverete quello come primo risultato anziché I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.

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L'idea dunque è di sviluppare un proprio algoritmo da affiancare a quello di Google, in modo da offrire anche altri tipi di filtri per le ricerche e ottenere così risultati più completi ed affidabili. Allo stesso modo in futuro una funzione che adesso è a pagamento come la possibilità di dettare vocalmente la frase, potrebbe anch'essa diventare gratuita. Insomma, chiaramente se l'app avrà successo si evolverà più velocemente e potrebbe sbarcare anche su iOS.